GIARDINI NAXOS
Progetto “Donna in oncologia: guardando verso il futuro”
di Paola Saladino
 La raffigurazione dolce e
contemporaneamente drammatica che Gustav Klint fa della donna nel suo quadro Le tre età della donna, stampato sulla
copertina del Programma “6th
International Conference on Integrated Therapies in Oncology”, è già un
biglietto da visita affascinante per la Conferenza
sulle neoplasie che colpiscono la donna, una Conferenza tutta declinata al femminile. Organizzata dal prof.
Vincenzo Adamo, ordinario di Oncologia medica dell’Università di Messina e direttore
dell’Unità Oncologica Papardo-Piemonte, inaugurata presso l’Aula Magna dell’Università
e proseguita poi presso l’Hotel Hilton di Giardini Naxos, ha visto la
partecipazione di patologi, biologi molecolari, oncologi, chirurghi,
radioterapisti e psicologi di fama nazionale ed internazionale. Essi hanno
portato le loro esperienze relative alle neoplasie che, più frequentemente,
colpiscono le donne, da quelle tradizionali quali il tumore al seno ed alle
ovaie a quelle più recenti come il tumore ai polmoni ed al colon-retto. Da
tutti i relatori è stato evidenziato come gli studi sulle neoplasie siano in
continua evoluzione non mancando di riservare grandi sorprese. È stata anche
sottolineata la necessità di considerare la malattia non isolatamente, ma in
rapporto con le capacità difensive dell’organismo ospite; da qui l’importanza
dell’immunoterapia che viene considerata come la terapia del futuro nella cura
delle neoplasie. D’altra parte, è già un traguardo importante quello raggiunto
trattandole con terapie personalizzate, quindi più efficaci e con minore
tossicità. La Conferenza,
caratterizzata da uno scambio di opinioni ed esperienze tra relatori ed
auditorio, si è interessata anche di come migliorare la qualità della vita
della donna che si sottopone alle cure anti-neoplastiche. La donna, quindi, è
stata vista non solo come paziente, ma come persona nella sua totalità, preoccupandosi
del suo benessere non solo fisico, ma anche psichico.
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