DICCI LA TUA
Gioiosa Marea non può aspettare ancora
di Redazione
 Era il 27 maggio
2011 quando, con proclami eclatanti, si inaugurava l’apertura della S.S. 113 in
Località Skino di Gioiosa Marea. Nessun pensiero per i danni arrecati ai
cittadini, all’economia, ai lavoratori, ai commercianti, alle attività
imprenditoriali e turistiche del territorio che per anni avevano visto il paese
spaccato in due. Da allora sembrava che tutto fosse stato risolto. Non si è più
pensato alla necessità di una manutenzione costante al fine di prevenire altre
frane e smottamenti che puntualmente sono arrivati il 13 marzo 2016, con nuova
immediata chiusura. Il 18 marzo veniva annunciato che in 75 giorni si sarebbe
riaperta la S.S. 113. Il 26 marzo arriva una nuova frana. Ad oggi sono passati
circa 120 giorni e non sono ancora iniziati i lavori della seconda frana. Siamo
nel pieno della stagione estiva ed i danni per il territorio dal punto di vista
turistico sono incalcolabili. Una domanda viene spontanea: è possibile che nel
2016 non ci siano sistemi di intervento in emergenza più celeri per aprire
subito la strada anche a senso unico alternato? Sarebbe utile su temi come
questi di interesse generale, fare uno sforzo unitario tutto il paese, con
tutte le forze presenti, per fare aprire la strada.
Mi risulta che ci siano
imprese disponibili ad intervenire anche a costo zero, ma serve il
coinvolgimento di chi deve autorizzare, e di chi ha fatto i sopralluoghi. Credo
che sarebbe necessario convocare un consiglio comunale aperto perché questo
potrebbe essere il luogo dove si prendono le decisioni se anche questo non
diventa motivo di divisione. Bisogna capire che su queste cose non esiste il
salvatore ma è necessario invece il coinvolgimento di tutti a tutti i livelli.
Di questo ha bisogno Gioiosa Marea. La Federconsumatori
dei Nebrodi ha dato mandato ai legali competenti di valutare, se ci sono
gli estremi per esperire una class action e chiedere il risarcimento dei danni
provocati ai cittadini, agli imprenditori, ai commercianti e alle attività
turistiche.
Lettera firmata dalla Federconsumatori dei Nebrodi
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