SIRACUSA
Seminario – “Giornali di Strada: Storia, identità, racconti e orizzonti futuri di queste straordinarie esperienze editoriali e sociali”
di Redazione
“Noi giornalisti dell’informazione sociale
dobbiamo essere operai e artigiani dell’informazione”. Lo ha detto la
giornalista Serena Termini, corrispondente dalla Sicilia dell’Agenzia di stampa
online “Redattore Sociale”, sabato, durante il seminario per la formazione dei giornalisti sul tema “Giornali
di Strada: Storia, identità, racconti e orizzonti futuri di queste
straordinarie esperienze editoriali e sociali” che si è svolto a Siracusa,
nella sala conferenze della Cisl, in Via Arsenale. L’incontro, promosso dall’“UCSI” Siracusa con la collaborazione dell’Ordine
dei Giornalisti di Sicilia, il cong, “Assostampa” Siracusa e “UCSI” Sicilia, è
stato aperto con i saluti dal consigliere nazionale dell’Ordine Santo Gallo, del
segretario provinciale dell’“Assostampa”, Prospero Dente, e l’introduzione del consigliare nazionale “UCSI”
e presidente provinciale di Siracusa, Salvatore Di Salvo. Poi la relazione del direttore responsabile di
TeleStradaPress, Gabriella Virgillito, giornalista, che ha presentato il progetto sociale dei giornali di strada
e la loro storia. “Il progetto di
TeleStrada press – ha detto la giornalista Gabriella Virgillito – è nato come naturale prosecuzione della web
tv di strada ‘TeleStrada webtv’, vincitrice, nel 2010, dell’oscar delle web tv,
premio nazionale, come miglior web tv italiana di denuncia. ‘TeleStradaPress’ è
un progetto editoriale e sociale di
promozione umana, totalmente autogestito e autofinanziato. Il giornale è
interamente realizzato dalla ‘Redazione
di Strada’, composta da persone senza dimora o in condizione di grave emarginazione sociale. Ogni copia viene
ceduta a offerta libera e il ricavato serve per sostenere le attività della redazione e consentire di
continuare a esistere, una parte del ricavato della vendita è destinato al sostegno economico degli stessi
redattori di strada, per consentire loro di ottenere un piccolo reddito e uscire dalla povertà
assoluta. Attualmente, esistono due redazioni di ‘TeleStradaPress’, una presso la Locanda del Samaritano di Catania,
casa di accoglienza h24, e una presso l’Associazione ‘La Danza delle Ombre di
Palermo’”. Poi, l’intervento
della giornalista Serena Termini di “Redattore Sociale” che ha parlato della
professione e dei termini utilizzati dai giornalisti per raccontare un episodio
di migranti o di prostituzione e situazione di estremo disagio. “Il giornalista sociale – ha detto Serena
Termini – affronta un problema da tutti i
punti di vista, interessandomi anche
di ‘cronaca bianca’: di quelle storie, cioè, che nessuno narra sui giornali.
Sono storie di minori abbandonati, di
senza dimora, di migranti. Il redattore sociale lavora dal basso, facendosi
portavoce di chi vive senza diritti. L’obiettivo è quello di innescare un circuito virtuoso, coinvolgendo con le
nostre agenzie di stampa l’intero mondo dei media. Un giornalismo sociale di frontiera, dunque, in grado di ascoltare
e leggere la realtà e le situazioni più scomode, dove nessuno vorrebbe mettere il naso. Il ‘Giornalista sociale’ è una
persona a cui il sangue scorre nelle
vene, che si fa coinvolgere, ma evitando di farsi travolgere. Soprattutto,
evitando di dimenticarsi delle
storie, una volta iniziate. Da qui, l’esigenza di seguire i fatti e di
riallacciarli alla cronaca corrente: un dovere alla quale spesso i giornali e
tv colpevolmente si sottraggono”. “Tutti
noi siamo chiamati a confrontarci con le nostre storie personali – ha detto il consigliere nazionale dell’“UCSI” e
presidente dell’“UCSI” di Siracusa, Salvatore Di Salvo – con la nostra formazione
culturale, sociale e religiosa per raccontare le notizie. L’arte di dare buone
notizie è facilitata dal fatto che le
buone notizie esistono”.
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