ACIREALE
Nasce l’Ecomuseo del Cielo e della Terra
di Redazione
Il
progetto dell’Ecomuseo del cielo e
della terra, nel quale sono stati coinvolti la diocesi di Acireale, il comune
di Randazzo, il Gruppo di Azione Locale Terre dell’Etna e dell’Alcantara, l’Ente
Parco Fluviale dell’Alcantara, l’Associazione culturale “Cento Campanili” e la
Fondazione “Regina Margherita”, è stato ideato, programmato, e fortemente
voluto, dal vescovo mons. Antonino Raspanti, presidente pro-tempore della
Fondazione “Città del Fanciullo. Acireale”, e da don Roberto Fucile, direttore
dell’Ufficio diocesano per la Pastorale del Turismo, Pellegrinaggi e Sport. Lo
scorso 13 giugno 2017, presso l’Aula Consiliare del Comune di Randazzo, è stato
convocato un incontro, da parte della
Fondazione “Città del Fanciullo. Acireale”, tra gli enti e le associazioni che
hanno manifestato il loro interesse verso il progetto, al fine di verificare tutte le attività programmate e
avviare la pianificazione di quelle future. La progettazione dell’Ecomuseo del
Cielo e della Terra, curata dalla società Ares srl, struttura di
europrogettisti, è stata strutturata, affinché gli interventi territoriali
previsti dal progetto, non siano
soltanto azioni finalizzate alla sussistenza dell’Ecomuseo, ma interventi “aggreganti”
del territorio in un quadro di sviluppo del modello innovativo di “potenziamento
delle opportunità territoriali”, affinché si senta la “presenza viva della
Chiesa sul territorio” e si colleghi al percorso strategico di sviluppo
territoriale, già avviato, da s.e. mons. Antonino Raspanti. Si costituirà, a
tal fine, nei prossimi giorni un’ATS tra gli organismi, enti pubblici e
privati, per consentire un ulteriore sviluppo del processo di “potenziamento”,
collegato all’inserimento tra gli organismi della Strategia dello sviluppo
turistico, dell’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo.
Negli
ultimi anni, la diocesi di Acireale ha lavorato, instancabilmente, alla
realizzazione, condivisione e coordinazione di diversi progetti nell’ambito del turismo religioso, come il Parco culturale
ecclesiale Terre d’Etna e valle dell’Alcantara e il piano di sviluppo turistico
interregionale Itinerari della Fede-Cammini di Fede, promosso dall’Assessorato
regionale Turismo, Sport e Spettacolo, con l’obiettivo di promuovere e
valorizzare i beni materiali e immateriali del proprio territorio, creando
nuove possibili prospettive per l’economia turistica e ambientale locale. La
Fondazione “Città del Fanciullo. Acireale”, giuridicamente riconosciuta con l’iscrizione
della medesima presso il Registro delle Persone Giuridiche Private della
Regione Siciliana, segreteria generale della Presidenza della Regione, è il
soggetto promotore e attuatore di azioni di sviluppo territoriale della Diocesi
di Acireale e si occupa della promozione e valorizzazione del patrimonio
storico, artistico e culturale diocesano, attraverso le iniziative collegate al Parco culturale ecclesiale, agli Itinerari
turistici-religiosi, al Museo diffuso diocesano.
La
nascita e il riconoscimento dell’Ecomuseo del cielo e della terra rappresenta
la volontà di creare una proficua sinergia tra enti diversi, al fine di
tutelare e recuperare, all’interno del segmento territoriale individuato, l’autentica
identità dei luoghi e del loro patrimonio storico-artistico, nonché il recupero
delle testimonianze del passato e in esse il culto dei santi, vero e proprio
cardine per la diffusione di saperi e tradizioni locali. Come riportato dall’art.
1 della Legge Regionale 2 luglio 2014 n. 16 dell’Assessorato regionale dei beni
culturali e dell’identità siciliana, “La
Regione di concerto con le comunità
locali, le parti sociali e gli enti locali riconosce, promuove e disciplina gli
Ecomusei, allo scopo di recuperare, testimoniare e valorizzare la memoria
storica, la vita, le figure, le
tradizioni, la cultura materiale e immateriale, le relazioni fra ambiente
naturale e ambiente antropizzato, le attività di lavoro artigianali e il
modo in cui l’insediamento tradizionale ha caratterizzato
la formazione e l’evoluzione del paesaggio e del territorio regionale, nella
prospettiva di orientare lo sviluppo futuro del territorio in una logica di
sostenibilità ambientale, economica e
sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati
e dell’intera comunità locale”.
La
creazione di questo partenariato tra enti diversi, a cui in seguito si uniranno
i Comuni di Castiglione di Sicilia e Linguaglossa e gli altri enti che
condividono questi obiettivi, mira al rafforzamento dell’identità territoriale,
attraverso la tutela degli itinerari di fede, del patrimonio bizantino e
medievale, dei beni paesistici dell’Alcantara, nonché della consapevolezza dell’esistenza
di profonde radici comuni insite nel culto dei santi.
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