La
Pro Loco di Spadafora e il suo presidente Antonino Miceli hanno organizzato una
serata per dire grazie a quanti hanno dato lustro alla nobile città di
Spadafora, nel campo della Cultura, dello Sport, della Medicina e del
Volontariato. Il premio a chi ha rappresentato la città di Spadafora nel mondo
della cultura è stato assegnato a Filippo Scolareci, intellettuale e figura di
spicco del volontariato dell’area tirrenica. Lo abbiamo intervistato per
conoscerlo meglio e sancire questo momento felice della sua poliedrica
carriera.
Un premio dedicato alla
cultura e non solo?
“Sì, un premio che mi inorgoglisce, perché
come voi sapete non è mai facile essere ‘Profeta in Patria’, alla Pro Loco e al
suo presidente Miceli devo dire grazie, non solo per il mio premio, ma anche
per tutte le altre eccellenze di Spadafora premiate in una bella serata sotto
le stelle”.
Chi è Filippo Scolareci?
“Sono stato un bancario che ha saputo
coltivare alcune passioni, come la poesia e la scrittura, oggi mi sento
completo perché riesco a trasmettere agli altri le mie conoscenze con il
giornalismo”.
Ma lei è giornalista?
“No, sono soltanto un appassionato che si
diletta a scrivere e a esaltare la sicilianità, la storia e la nostra cultura.
Ho lasciato il mio contributo a diverse radio e tv locali, come Tele Messina e
Riviera Tele Color”.
Filippo Scolareci poeta e
scrittore?
“Sì, il mio primo libro è stato ‘Poesie Miti
e Leggende Siciliane’, mi diletto nella poesia in lingua e vernacolo, sono
stato vincitore e finalista di importanti premi di poesia locali e nazionali”.
Qual è stato il suo più
importante premio culturale?
“Questo per me è stato importante perché
ottenuto nella mia città e davanti ai miei tanti amici e concittadini, ma
quello che ricordo con più soddisfazione è stato il Premio Internazionale ‘Colapesce
2008’, per la poesia dialettale, ritirato a Messina dalle mani del caro amico e
maestro Lillo Alessandro”.
Intellettuale impegnato,
ma anche volontario?
“Sì, credo che l’attività di volontariato mi
completi, il dedicarmi agli altri è una sensazione unica e indescrivibile.
Opero con la Caritas cittadina e presso l’ex Ospedale Psichiatrico di
Barcellona Pozzo di Gotto”.
Come concludiamo questa
sua breve intervista?
“Con un saluto a tutti i lettori e al mio
mondo, a quanti mi danno la possibilità di rendermi utile e di farmi sentire
importante per la nostra collettività”.