giovedì 14 settembre 2017
MESSINA
Andrea Stella farà tappa al porto di Messina per il progetto “WOW – Wheels on waves”
di Redazione
 Venerdì
15 settembre, Andrea Stella, giovane disabile, è il protagonista di un viaggio
speciale sul suo catamarano che conduce da Miami a Roma, passando per New York,
per consegnare al Santo Padre la Convenzione delle Nazioni Unite sui “Diritti
delle persone con disabilità”. “WOW –
Wheels on waves” è un progetto
che ha lo scopo di diffondere un messaggio di pace e di rispetto dei diritti.
Protagonisti sono due fondamentali documenti: la Convenzione delle Nazioni
Unite sui diritti delle persone con disabilità e la Carta della Pace di
Montone. Il viaggio di Andrea Stella, infatti, dopo la prima tappa che ha avuto
luogo a New York, presso la sede delle Nazioni Unite, dove ha consegnato al
segretario generale la Carta della Pace – stilata a Montone, in Umbria, in
ricorrenza del 70° Anniversario dell’ONU,
come appello per la pace tra i popoli – continua per consegnare la Convenzione
delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità al Santo Padre, in
Vaticano. Per questo, la nostra Città ha l’onore di ospitare una tappa di un
viaggio così rilevante nel suo significato e nell’impegno. Tra l’altro, piace
sottolineare che per questa straordinaria impresa sono stati selezionati
equipaggi provenienti da tutto il mondo. Cinquanta persone di origine, cultura,
età, abilità e attitudini diverse che, a conclusione del viaggio, torneranno
nei loro Paesi con il ruolo di ambasciatori dello Spirito di Stella, per
contribuire a diffondere il messaggio di pace e di uguaglianza. L’accoglienza
cittadina prevede un festoso incontro comunitario, presso il Salone delle
Bandiere della “Casa comunale”. Alle ore 10.30 di venerdì 15, Andrea, in
presenza delle autorità civili, militari e religiose, incontrerà alcune
scolaresche, la società civile con le associazioni di rappresentanza e di
volontariato e semplici cittadini. Andrea Stella potrà raccontare la sua
singolare storia, ma soprattutto sensibilizzare a una più attenta conoscenza
della “Carta dei diritti” e dare un contributo alla cultura dell’inclusione e
alla necessità di città “amiche dei disabili”.
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