CATANIA
La Brig-Haus pensata dai giovani architetti per Librino
di Redazione
Quando
i committenti principali di un’opera sono i bambini di Librino allora il
progetto architettonico diventa un gioco serio. Ben 17 architetti – quelli che
compongono il Coga, il Coordinamento Giovani Architetti dell’Ordine di Catania
– si sono messi a lavoro per contribuire con solidarietà e concretezza al
recupero degli spazi gestiti dall’Associazione Sportiva dei “Briganti”, dopo il
vile incendio doloso che l’11 gennaio scorso ha distrutto la club house della
squadra di rugby etnea. Lì dove sorge la cosiddetta “palestra rossa”, che fino
a pochi mesi fa fungeva solo da vecchio deposito, i professionisti del Coga
hanno immaginato, tavole da disegno alla mano, un Monopoly a grandezza umana
dove casette mobili si spostano realmente come pedine di un gioco da tavolo. Un
percorso, come quello “dell’oca”, che fa tappa nelle “caselle” strategiche dei
servizi (bar, laboratori didattici, cucina e bagni).
I
giovani del Coga hanno, quindi, recuperato gli spazi senza intaccare la
struttura originale, ideando strutture modulari e mobili – casette di legno “in
kit” – che ben si adattano a un’organizzazione flessibile e ottimale dell’area.
“Le casette hanno costi di produzione
davvero accessibili e possono essere costruite in poche ore anche dai ragazzi
che ogni giorno vivono questo luogo – spiegano gli architetti del Coga – l’obiettivo era proprio quello di ricreare
una grande area interattiva per favorire momenti di aggregazione. Ciascuna
casetta può ospitare a piano terra diversi generi di attività, mentre nel piano
di sopra può contenere comodi posti letto rispondendo all’esigenze dei Briganti
di ricavare spazi per uso foresteria”.
Insieme
ai ringraziamenti sentiti di Curcuruto a nome della società sportiva, i giovani
del Coga hanno ricevuto anche il plauso dei presidenti dell’Ordine e della
Fondazione degli Architetti di Catania, rispettivamente Alessandro Amaro e
Veronica Leone: “Siamo orgogliosi dei
nostri giovani talenti – hanno
affermato – e li ringraziamo per il tempo
che hanno dedicato a questo progetto in cui abbiamo voluti coinvolgerli. A
poche ore dal vandalico incendio che ha ridotto in cenere i locali della
squadra, ci siamo subito attivati con l’iniziativa ‘LibrixLibrino’, promettendo
anche un contributo di progettazione. Quello che i nostri giovani consegnano
oggi non è soltanto un progetto architettonico, ma una risposta di importante
legalità e di cittadinanza attiva che scuote le coscienze”.
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