DIACONATO
Caronia – Il grande dono di diaconato del seminarista Calogero Saia
di Santina Folisi
Il
grande dono di diaconato che il seminarista Calogero Saia ha ricevuto con
gioia, nella diocesi di Avellino, è l’altro significativo fatto religioso,
oltre quello dell’accoglienza del nuovo parroco, don Carmelo Scalisi, del 23
ottobre, che sta interessando la comunità caronese. Il vescovo, mons. Arturo
Aiello, con una solenne celebrazione eucaristica ha conferito al seminarista il
Diaconato. A raggiungerlo, per condividere insieme il momento, in aggiunta ai
familiari, anche l’arciprete, don Carmelo Scalisi, nuovo parroco di Caronia; don
Antonio Cipriano, invece, nuovo parroco di Capizzi e l’amico Salvatore Artino
che gli hanno consegnato il lieto saluto della comunità a sostegno del suo cammino
vocazionale.
Calogero
Saia ha 30 anni, ha conseguito il diploma di Agrario a Caronia e, avendo capito
di consacrare la sua vita a Dio, era entrato nel seminario di Patti che lo ha
portato a ricevere, prima l’ammissione agli Ordini Sacri e, dunque, la
Vestizione, poi nel 2012 il Lettorato, cioè l’annuncio della parola di Dio e l’Accolitato
(celebrazione liturgica sacramentale), adesso, il Diaconato che lo porterà tra
sei mesi circa all’ Ordinazione Sacerdotale. Una scelta vocazionale quella del futuro
don Calogero che ha prestato giuramento dinanzi al Vescovo e al popolo santo di
Dio presso la Diocesi di Avellino, prima dell’Ordinazione, ricca di impegno e di
prove.
Con
il diaconato, potrà servire, così il popolo di Dio nella liturgia, potrà amministrare
alcuni sacramenti tra i quali il rito del battesimo, della cresima. Sarà ministro
ordinario della comunione ed eserciterà il ministero della parola. Potrà anche
impartire benedizioni e presiedere il rito delle esequie. Per Caronia, è un
momento di gioia e di orgoglio insieme, anche perché da oltre 60 anni la sua terra
non aveva fruttificato vocazioni sacerdotali ed in risposta all’aridità di tali
doti di natura e di grazia, quella di Calogero Saia è un segno provvidenziale
della chiamata di Dio per la chiesa. A lui, l’augurio più grande da parte di
tutta la comunità.
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