BARCELLONA P.G.
Polizia di Stato e Guardia Costiera sequestrano 300 kg di pesce. Nessuna tracciabilità del prodotto
di Redazione
 Nei
giorni scorsi, personale della Polizia Stradale del Distaccamento di Barcellona
P.G., congiuntamente a personale dipendente della Capitaneria di Porto Guardia
Costiera di Milazzo, durante un’attività di vigilanza e controllo sulla filiera
commerciale, hanno rinvenuto, all’interno di due furgoni, presso il casello
autostradale di Villafranca Tirrena, più di 300 chili di prodotto ittico di
varie specie. Gamberoni, ricciole e triglie erano custodite in cassette all’interno
dei furgoni, destinati a esercizi commerciali della provincia messinese. Il
prodotto, sottoposto a visita da parte del servizio veterinario ASP n. 5, è
stato ritenuto non idoneo al consumo umano perché sprovvisto delle prescritte
etichette relative alla provenienza ed è stato, pertanto, sequestrato e
destinato alla distruzione.
La
disciplina normativa nazionale e comunitaria prevede, infatti, un sistema di
etichettatura del prodotto ittico che segue lo stesso dal momento dello sbarco
e lungo tutta la filiera commerciale, tale che gli organi di vigilanza siano
nelle condizioni in qualsiasi momento di verificarne la provenienza e la
destinazione. Tale sistema di tracciabilità, inoltre, obbliga i produttori
primari e i vari soggetti della filiera commerciale a fornire, in ogni fase
della commercializzazione, tutte le informazioni utili sul prodotto
(denominazione commerciale, zona di cattura, metodo di produzione). I
conducenti dei mezzi di trasporto sono stati sanzionati con l’elevazione di
verbali amministrativi per un importo complessivo pari a 3.000 euro. I
controlli della Polizia Stradale di Barcellona P.G., con l’ormai consolidato
rapporto di proficua collaborazione con il comando Capitaneria di Porto Guardia
Costiera di Milazzo, continueranno nei prossimi giorni, lungo l’intero
territorio di giurisdizione, al fine di contrastare il fenomeno della pesca
illegale, a tutela del patrimonio ittico, dell’ambiente marino e della
sicurezza alimentare dei consumatori.
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