domenica 25 novembre 2018
CENTRO STUDI CINEFORUM
Brolo – Incontri sul ruolo dell’arte: “Il corpo ancora caldo di Desirè, dovrebbe farci parlare non per seppellire, ma per capire ed agire…”
di Redazione
 Venerdì
23 novembre, presso la Sala multimediale di Brolo, intitolata a Rita Atria, il
Centro studi CENFORUM, a conclusione di una complessa attività di studi sui
fenomeni che sono alla base di devianze e degrado, ha offerto l’opportunità di
accedere al bagaglio esperienziale della Maestra d’Arte, Angela Giordano Lo
Ricco, che nella specificità dei mezzi di indagine del profondo è pervenuta a
significativi risultati sulle terapie da utilizzare per contrastare e vincere
il male che imperversa da più parti. Nel ricordare che il Centro Studi, con
sede a Patti, è nato per dare spazio a una richiesta istituzionale che ha avuto
bisogno di attenzione e sperimentazione nel sociale, si fa affidamento su una
partecipazione consapevole del bisogno di cambiamento nei criteri educativi e
della formazione dei giovani.Si
invita la popolazione a non sottovalutare un impegno partecipativo proiettato a
rimuovere il ristagno burocratico nelle sedi istituzionali centrali e che non
si continuino a gettare pietre su chi ha avuto comprensione e amore per i
giovani. Le scuole devono accogliere senza pregiudizi i percorsi che l’ARTE
figurativa ha compiuto e compie in sintonia con i tempi e l’evoluzione dell’uomo,
e devono superare il pregiudizio secondo cui l’insegnante di Educazione
Artistica deve avere un atteggiamento di servilismo culturale.
Piuttosto,
devono cooperare per trovare nella disciplina multiforme quella spinta alla
curiosità che dà senso alle cose, all’istruzione e alla vita. È di fatto che
dal disegno nascono i progetti e che il primo progetto riguarda la struttura mentale
dell’uomo, la sua coscienza, la sua maturità con l’esplicazione del pensiero
creativo d’apertura alla lettura di ogni forma di cultura. L’evento a Brolo è l’ultima
tappa di un percorso analitico condotto ai limiti del sopportabile, fra attese
e speranze. Un viaggio in cui l’arte espressiva è a documento indelebile delle
risorse mentali e del tempo speso per aiutare a venire fuori dal tunnel del
male. Nella sala intitolata a Rita Atria, a Brolo, esposte non solo opere
dimostrative di dinamiche mentali, ma anche pietre. Le stesse pietre che hanno
caratterizzato la durezza dei cuori di quanti non hanno visto, non hanno
sentito, non hanno parlato: decisi a lavarsi le mani come Pilato, hanno ferito,
non solo la studiosa, ma anche i bambini e i giovani vittime in assoluto dell’egoismo
umano. L’iniziativa della maestra d’arte Angela Giordano è patrocinata dall’amministrazione
comunale di Brolo e supportata dall’editore Nino Armenio di Brolo, che con la
sua casa editrice – Armenio Editore – ha recentemente stampato l’ultimo libro
della Giordano.
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