SERVIZI DI ARCHITETTURA E INGEGNERIA
Consulta Regionale Ordini degli Architetti della Sicilia: “I Bandi tipo approvati dalla Regione Siciliana sono uno strumento prezioso per aprire il mercato dei lavori pubblici”
di Redazione
 “Abbiamo condiviso, sin dalle prime battute,
il Decreto n. 30 Gab dello scorso 5 dicembre, a firma dell’assessore alle Infrastrutture, Falcone, attraverso il quale la Regione
Siciliana ha dotato le stazioni appaltanti che operano nell’isola dei bandi
tipo per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti, puntando su regole certe ispirate
alla trasparenza, alla centralità del progetto,
all’apertura del mercato ed allo snellimento delle procedure di affidamento”.
Sono queste le dichiarazioni del presidente della Consulta Regionale degli
Ordini degli Architetti Siciliani, Giuseppe Falzea, che si associa alle
dichiarazioni recentemente espresse dalla Consulta Regionale degli Ordini degli
Ingegneri della Sicilia. “I bandi tipo
aprono il mercato – continua Falzea – perché,
entro i limiti imposti dalla normativa
vigente, riducono notevolmente il ricorso ai requisiti speciali, come quelli economico-finanziari e
tecnico-organizzativi”.
Alcuni
esempi: 1) Viene abbattuto il muro
dei requisiti economico-finanziari, come quelli del fatturato, che per anni ha
chiuso il mercato dei lavori pubblici ai giovani e ai professionisti meno
giovani che non hanno avuto la possibilità di lavorare negli ultimi anni; i
bandi tipo promuovono, infatti, la sostituzione del requisito del fatturato con
una semplice polizza assicurativa, puntando sul dispositivo di cui all’art. 83
comma 4 lettera c) del codice. 2) Negli
Avvisi per manifestazioni di interesse, finalizzati alla formazione di elenchi
di professionisti per affidamenti diretti viene espressamente sconsigliato il
ricorso ai requisiti speciali, che sono previsti, sebbene come opzione
facoltativa, dall’art. 32 comma 2 del codice. 3) Nei casi in cui sono previsti requisiti per i quali il codice
stabilisce una forbice, come ad esempio per i requisiti tecnico-organizzativi,
viene suggerito sempre il valore più basso, al fine di promuovere una maggiore
concorrenza ed una più ampia apertura del mercato. 4) La partecipazione ai concorsi di progettazione è aperta a tutti
i professionisti, a prescindere dal possesso dei requisiti economico-finanziari
e tecnico-organizzativi; requisiti che possono essere dimostrati dal vincitore,
attraverso la costituzione di un raggruppamento temporaneo di professionisti, a
valle della procedura concorsuale e, in particolare, nel momento dell’affidamento
delle fasi successive della progettazione. Ciò alimenta una vera e propria
rivoluzione culturale, promuovendo la centralità del progetto di qualità nei
processi di trasformazione del territorio e restituendo potere contrattuale ai
giovani talenti ed ai professionisti in grado di produrre progetti di qualità,
anche se non sono in possesso di fatturato significativo o di uno studio professionale
con tanti dipendenti.
“Siamo dinanzi a un risultato storico, che
inseguiamo da anni – aggiunge Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli
Architetti di Agrigento e coordinatore del Dipartimento Lavori Pubblici della
Consulta regionale degli Architetti –. I
bandi tipo approvati dalla Regione, infatti, produrranno una notevole accelerazione negli affidamenti ai
liberi professionisti e una notevole apertura del mercato, offrendo alle Amministrazioni nuovi
strumenti per potere fruire più agevolmente dei fondi strutturali comunitari”. “Con nostra grande soddisfazione – continua Cimino – la Sicilia è la prima Regione di Italia a varare i bandi tipo, riservando una
particolare attenzione ai modelli da utilizzare per ciascuna procedura.
Infatti, al decreto sono allegati ben 11 bandi tipo specifici, che le stazioni
appaltanti potranno utilizzare per potere
bandire i concorsi progettazione (a un grado o a due gradi) o i concorsi di idee e per potere affidare
servizi di architettura e di ingegneria a liberi professionisti, ricorrendo, in relazione agli importi a base
di gara, ad affidamenti diretti, a procedure negoziate ed a procedure aperte o
ristrette. Per ogni tipo di procedura, è, dunque, previsto un bando tipo,
scaricabile dal sito web del Dipartimento Regionale Tecnico, nella versione
editabile, costantemente, aggiornata
dallo stesso DRT”.
“Il nostro auspicio – conclude Falzea – è che il decreto 30 Gab dell’assessore
Falcone possa stimolare altre regioni a seguire l’esempio virtuoso della
Sicilia e che soprattutto lo stesso decreto possa segnare un’auspicata inversione di tendenza rispetto a quelle
politiche, che non condividiamo, portate
avanti negli ultimi tempi sia a livello centrale che regionale, tese a
centralizzare la progettazione presso
la pubblica amministrazione, sottraendola al libero mercato e privandola delle
garanzie di qualità assicurate dalla
concorrenza”.
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