ASU NEBRODI
Sant’Agata Militello – Incontro dal tema: “Quali prospettive per la stabilizzazione del personale ASU”
di Redazione
 “Quali
prospettive per la stabilizzazione del personale ASU” è il tema dell’incontro
che si è tenuto sabato scorso nel salone del Castello Gallego a Sant’Agata
Militello. L’evento, organizzato dall’Associazione “Diritti e Dignità Sociale”
con il patrocinio del Comune di Sant’Agata Militello, era destinato ai
lavoratori impegnati in attività socialmente utili. I lavori sono stati
introdotti da Salvatore Mezzopane, che dopo avere snocciolato i numeri dei
lavoratori ASU (ben 5.200) utilizzati nelle amministrazioni pubbliche, ha
evidenziato che il 50 % di questi è impegnato nei Comuni dei Nebrodi. “È necessario organizzarsi – ha
dichiarato – per rivendicare un contratto
di lavoro. La Regione Sicilia deve porre fine a questa vergogna del lavoro nero
e precario che dura da oltre 20 anni”. Clara Crocè ha, poi, affrontato il
tema della stabilizzazione dei lavoratori ASU, raccontando i due anni di
incontri, prima con gli esponenti dell’ex Giunta Crocetta e, successivamente,
con l’esecutivo Musumeci. “Duranti gli
incontri ho contestato alcuni contenuti dell’articolo 11 della Legge Regionale 8/2017 – ha spiegato la
Crocè – in quanto non risultavano chiare le procedure per l’individuazione degli enti destinati ad assorbire i lavoratori e le
modalità di utilizzo degli stessi. Ho denunciato
che tale individuazione non poteva essere lasciata in mano alle cooperative
(novità introdotta dall’ex dirigente
generale del Dipartimento Lavoro, Parrinello, e dal Dirigente del Servizio,
Volante) e che, ancora oggi, molti lavoratori ASU prestano la propria attività
attraverso protocolli di intesa con
le cooperative, che continuano a chiedere loro il pagamento delle assicurazioni
e delle quote sociali. Tutto ciò è insopportabile. Nella Finanziaria, è stata
approvata una norma che prevede l’utilizzo di questi lavoratori da parte dell’Assessorato
ai Beni Culturali senza il tramite delle cooperative e chiederemo al Governo
Musumeci che la norma sia estesa a tutti i lavoratori impegnati nelle coop”.
Nel
proprio intervento, la dirigente sindacale ha ricordato che la proposta di
modifica di questa norma nasce dall’esigenza di dare una occupazione stabile ai
lavoratori impugnati in attività socialmente utili e nello stesso tempo coniuga
l’esigenza di accompagnarli prima possibile al raggiungimento del requisito di
pensionabilità. Per quanto riguarda la stabilizzazione, la piattaforma
presentata durante l’incontro a Sant’Agata Militello prevede anche che gli Enti
che impiegano lavoratori ASU garantiscano l’assunzione con contratti a tempo
indeterminato non inferiori alle 18 ore settimanali e con un compenso netto non
meno elevato di quello percepito in qualità di LSU.
Ancora
da sciogliere i nodi degli esuberi non stabilizzati, che nelle more saranno
assunti in una apposita area speciale transitoria ad esaurimento istituita
presso la Resais S.p.A. “Finora i tavoli
tecnici sono stati inconcludenti – ha
concluso Clara Crocè –, ma è impensabile
che la stabilizzazione del personale ASU utilizzato negli Enti Locali possa
essere affrontato senza gli assessorati alle Autonomie Locali e al Bilancio. Chiederemo, quindi, l’immediata
convocazione del tavolo di confronto
congiunto con gli assessorati interessati, allargato a entrambi, oltre che a
quelli alla Sanità e al Lavoro”.
Presente anche Achille Befumo, assessore al Personale del Comune di Sant’Agata
Militello, che ha assicurato il sostegno dell’amministrazione per la
risoluzione del problema della vertenza ASU, sottolineando che “questi lavoratori svolgono dei servizi
essenziali per la comunità”.
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