SIRACUSA
UCSI di Siracusa: Corso di formazione per giornalisti
di Redazione
“Bisogna produrre un giornalismo di qualità. Assistiamo, infatti, a una
escalation che sembra non finire mai
e su cui è difficile intervenire. Il fenomeno è legato, nei tempi attuali, all’enorme
sviluppo avuto dai media. Oggi lo
sviluppo dei media e dei new media ci ha messo di fronte un fenomeno che ha un’influenza assai maggiore nella vita
delle persone. Noi abbiamo una grande responsabilità professionale evitando cosi, la violenza nei media e la violenza dei
media”. È quanto ha detto il direttore della Promozione Istituzionale dell’Università
Cattolica di Milano, Ernesto Preziosi, ai giornalisti che hanno partecipato al
corso di formazione per giornalisti che si è svolto nella sala conferenze della
Cisl di Siracusa a Siracusa sul tema: “Violenza e Media. La
spettacolarizzazione della violenza e l’applicazione delle carte deontologiche”.
Il corso che ha ottenuto sei crediti deontologici, è stato promosso dall’UCSI
Siracusa con la collaborazione dell’UCSI Sicilia, dell’Assostampa di Siracusa,
dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei
Giornalisti.
Il corso, moderato dal componente
della Giunta Nazionale dell’UCSI, Salvatore Di Salvo, presidente provinciale
dell’UCSI di Siracusa, è stato aperto con i saluti del presidente dell’UCSI
Sicilia, Domenico Interdonato, del consigliere regionale dell’OdgSicilia, Santo
Gallo, e del segretario provinciale della CISL Siracusa e Ragusa, Paolo
Sanzaro. Il corso, a cui hanno partecipato tantissimi i giornalisti provenienti
dalle provincie di Messina, Catania, Ragusa, Enna, è stato inserito tra le
iniziative della 53 Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali “Siamo membra
gli uni degli altri” (Ef 4,25). Dalle community alle comunità. Poi la relazione
di Ernesto Preziosi, giornalista, e degli avvocati Maria Elisa Aloisi e
Francesco Strano. I tre relatori hanno affrontato diversi argomenti legati al
tema che riguardano la spettacolarizzare la realtà, costruire lo spettacolo
della violenza. Comunicare per prevenire.
La tutela dei minori nel mondo
della comunicazione. Analisi della spettacolarizzazione della vita quotidiana
nei media. Una tendenza alla disgregazione delle sfere pubblico e privato. “Un tempo alla facoltà di giurisprudenza studiavamo che le verità erano due, la verità
sostanziale, la verità dei fatti e poi
c’era la verità processuale – ha detto l’avvocato Maria Elisa Aloisi –, già
così era una bella confusione! Ma
oggi, nelle aule di giustizia dobbiamo fare i conti con una verità del terzo
tipo per così dire: la verità dei
media, la verità televisiva, che a volte non coincide né con la verità
sostanziale né con quella processuale”.
“Ricordatevi della enorme forza che voi
giornalisti avete – ha aggiunto l’avvocato Francesco Strano – e che il processo mediatico può
rappresentare la rovina di un indagato il
quale viene sottoposto a due processi uscendone distrutto purtroppo anche in
caso di assoluzione”. “Un argomento
di grande attualità – ha detto il presidente provinciale dell’UCSI di
Siracusa, Salvatore Di Salvo – che dovrà
permettere ai giornalisti di riflettere e agire secondo i dettami deontologici
e della coscienza umana. Ricordiamo che al centro c’è sempre l’animo umano”.
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