MANIFESTAZIONE
Randazzo – Commemorazione dei Martiri dell’eccidio di “Murazzu Ruttu” avvenuto nel 1945
di Redazione
Come
ogni anno, gli indipendentisti siciliani si sono dati appuntamento a Randazzo
(CT) per onorare la memoria di Antonio Canepa, fondatore e comandante dell’E.V.I.S.
(Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia) che, assieme a Carmelo
Rosano e Giuseppe Lo Giudice, fu trucidato in un vile agguato il 17 giugno del
1945, in località Murazzu Ruttu, dove fu poi eretto un ceppo a loro dedicato.
Quest’anno, per commemorare Antonio Canepa c’era tutto l’universo dell’indipendentismo
siciliano con ben 27 associazioni, il tutto organizzato dal Comitato Vespro
2019. Dopo la rituale cerimonia, i partecipanti hanno formato un pacifico
corteo che ha attraversato le principali vie di Randazzo fino al Municipio dove
è stata consegnata una richiesta ufficiale al sindaco, affinché si intitoli una
via proprio ad Antonio Canepa. Fra le delegazioni più numerose c’era quella
composta da indipendentisti proveniente da Barcellona PG e dall’hinterland
guidata da Domenico Cassata, studioso di lingua, storia e cultura della Sicilia
e attivista storico del mondo indipendentista, il quale ha detto fra l’altro: “Lo faremo sempre, tutti gli anni, per non
dimenticare, per dare conoscenza ai giovani,
ma guai a limitarsi solo a commemorazioni e sfilate; bisogna andare oltre,
bisogna che tutti i siciliani
sappiano, bisogna far conoscere la nostra storia, ma anche i nuovi programmi!”. In effetti, erano numerosissimi i giovani presenti alla manifestazione, quasi
tutti studenti universitari provenienti dai maggiori Atenei dell’Isola. Abbiamo
chiesto a Cassata di darci maggiori informazioni su Canepa e i suoi dato che
molti eventi della storia siciliana non sempre diventano di dominio pubblico: “Era docente universitario, partigiano
socialcomunista, ma che aveva a cuore, più di ogni altra cosa, l’indipendenza della Sicilia; fu un ottimo combattente,
fondatore dell’E.V.I.S. e forse anche
per questo fu tolto di mezzo a Murazzu Ruttu il 17 giugno 1945, colpito a morte
in uno scontro a fuoco con una
pattuglia di carabinieri che lo intercettarono a bordo di un furgone guidato da
Pippo Amato. Assieme a Canepa quel
giorno morirono Carmelo Rosano e Giuseppe Lo Giudice. Sicuramente è un Patriota da scoprire, che ha dato la vita per un
ideale, senza essere manovrato da nessuno.
Onore! Anche questa, Storia da scrivere senza pregiudizi!”.
Ma
oggi, l’indipendentismo è di destra o di sinistra – abbiamo chiesto – “Per la maggior parte di noi, destra e sinistra sono solo delle mere
indicazioni geografiche!”. Al corteo degli indipendentisti, nella fase
conclusiva, si sono uniti cittadini e turisti plaudenti che, incuriositi, hanno
voluto maggiori informazioni su Antonio Canepa e sull’indipendentismo siciliano,
rimanendo soddisfatti dalle risposte avute da attivisti del calibro di Enzo
Natoli, Franco Crupi, Gianluca Castriciano.
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