MESSINA
La Sicilia ai Siciliani: Ricordo dei Camiciotti e delle Cinque giornate di Messina
di Redazione
Il 7 settembre, nella ricorrenza dell’anniversario
della morte dei “Camiciotti”, l’Associazione culturale “LA SICILIA AI SICILIANI”
insieme al Comitato “Vespro 2019”, cui aderisce, promuove un’iniziativa
regionale per l’Indipendenza della Sicilia in ricordo dei Camiciotti e delle
Cinque giornate di Messina. Per l’occasione, è stato organizzato un corteo che
si snoderà lungo le vie circostanti la Targa che ricorda i Camiciotti e saranno
presenti partecipanti provenienti da tutta la Sicilia. Il concentramento dei
partecipanti avverrà in Largo Seggiola, alle ore 16.30, da cui il corteo partirà,
alle ore 17.00, seguendo il seguente percorso: Via C. Battisti, Via XXVII
Luglio, Via dei Mille, Via Camiciotti, Via C. Battisti (con sosta di circa 10
minuti innanzi la sede della “Casa dello Studente” per la deposizione dei
fiori) e chiusura nuovamente in Largo Seggiola dove interverranno gli
organizzatori. La manifestazione si concluderà con lettura sia del manifesto
dell’iniziativa e che di alcune poesie in lingua siciliana da parte di alcuni
artisti.
I Camiciotti vengono ricordati dall’Associazione
Culturale “La Sicilia ai Siciliani” già dal 2010, quando venne organizzata la
semplice deposizione di una corona di fiori. Da allora, la stessa associazione
ha ripetuto l’evento ogni anno donando, nel 2013, una Targa commemorativa alla Città
che è stata situata proprio all’entrata della Casa dello Studente. Negli anni a
seguire, sono stati organizzati tour storici riguardanti Le cinque giornate di
Messina del 1848 e, inoltre, nel 2016, grazie alla collaborazione all’ex
presidente dell’Ersu, Fabio D’amore, l’associazione è riuscita, in deroga all’inagibilità
del plesso e con tutte le dovute precauzioni, a visitare la lapide posta al
piano inferiore della Casa dello Studente. Nella speranza che già dal prossimo
anno i nostri eroi si possano nuovamente commemorare con visita alla lapide,
possiamo dire che un altro piccolo passo è stato fatto regionalizzando la
commemorazione. Senza storia non si può costruire il proprio futuro.
|