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 martedì 27 novembre 2012

CITTADELLA DELLA SALUTE “LORENZO MANDALARI” – MESSINA

MUSICOTERAPIA AL CAMELOT

di Anna Pizzi


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Giorni fa mi recai al Centro Diurno “Camelot”, presso la cittadella della salute “Lorenzo Mandalari”, e, una volta entrata nel salone dei cavalieri, udì le voci di un coro che intonava un pezzo musicale del cantautore italiano, Francesco De Gregori, dal titolo Agnello di Dio.

C’erano Giovanni Pio, alla chitarra, e Domingo, alla voce solista, e un coro formato da: Ignazio, Enrico, Bruno, Lillo, Francesco, Matilde, Massimiliano e Francesco.

Si trattava delle prove teatrali seguite dal maestro del coro e musicoterapeuta, Daniele Retto.

Egli è un giovane di 32 anni, che studia Musicoterapia e Psicologia, ed è diplomato in composizione musicale presso il CET, di Mogol, università della musica, riconosciuta in tutta l’Europa e riconosciuta in tutto il mondo.

Il suo mestiere è quello di scrivere musica leggera; quella che ascoltiamo alla radio, per intenderci.

È approdato a “Camelot” per caso; infatti, Daniele aveva deciso di trascorrere tre mesi a Messina, della quale è originario, per poi recarsi in Africa dove ha creato, insieme a Tarryn Tomlinson, una fondazione che si occupa di bambini abbandonati per strada e che si chiama “Bambini Dream” (Bambini Sognate).

Ha conosciuto il dott. Matteo Allone, responsabile del Centro Diurno, perché aveva un’amica in comune, che, quando ha saputo che doveva svolgere il tirocinio, gli propose di eseguirlo presso il centro “Camelot”.

È, ormai, da due settimane che si svolge la Musicoterapia, affiancata a tutti i gruppi del centro nelle loro varie attività, seguito dalla dott. Graziella Mavilia (tecnico della riabilitazione psichiatrica), che, già da circa un ventennio, esplorava la tecnica applicandola al movimento creativo presso lo stesso centro.

Gli strumenti utilizzati hanno tutti origini e natura diverse, ma nella Musicoterapia si prediligono gli strumenti ORFF (percussioni di vario tipo e qualche strumento melodico), che prendono il nome dal compositore Carl Orff.

La Musicoterapia è la più antica forma di comunicazione non verbale.

Alla domanda “cos’è per lei la musica?” risponde dicendo “la musica è vita, ogni mio ricordo è legato ad una composizione musicale, ad un suono, o ad un rumore (…) Noi per parlare, in questo momento, stiamo producendo dei suoni e tutto è musica! – così, prosegue – ho sperimentato la magia della musica su di me. Da ragazzo ero molto timido ed introverso; mi ero rinchiuso in un piccolo mondo dove tutto sembrava tacere, mi ero solo nascosto al riparo dalle mie paure. Grazie alla musica ho trovato la forza di reagire e di comunicare, scoprendo e apprezzando la comunicazione non verbale. Adesso, per raccontarmi parlo in musica, per me diventa più semplice e, per chi ascolta, lo è di più. Capisco le grosse difficoltà che si hanno nella comunicazione moderna dei giovani e sono sicuro che la musica ‘consapevolmente’, ma, anche, ‘inconsapevolmente’, può aiutare”.

E continua dichiarando che la Musicoterapia è efficace per la riabilitazione; infatti, studi fatti sino ad oggi convalidano quest’ipotesi.


 


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