Che cos’è la
distonia?
Il termine è usato per descrivere particolari tipi di
movimento e posture involontarie anomale che insorgono a carico di una o più
parti del corpo. È, pertanto, un disturbo del movimento che non altera le
funzioni cerebrali, la personalità, la memoria, la vista, l’udito e le funzioni
sessuali di un paziente, per cui chi ne è affetto risulta del tutto normale,
tranne che in alcuni movimenti.
Chi può essere colpito dalla distonia?
Colpisce in genere uomini e donne di tutte le età, può
insorgere durante l’infanzia o manifestarsi in età adulta. Data la difficoltà
di diagnosi la reale diffusione della distonia è sottostimata. Gli studi
recenti dimostrano che vi possono essere più di 500.000 persone affette da una
forma di distonia in tutta Europa, molte delle quali non hanno mai ricevuto una
diagnosi.
Esistono varie forme di distonia?
Esistono tre criteri di classificazione:
Eziologia: cioè in base alla causa da cui dipende (primaria, secondaria, etc.);
Distribuzione: in base all’interessamento delle varie parti del corpo da parte del
disturbo motorio (focale, segmentale, multifocale, emidistonia generalizzata);
Età: cioè in base all’età di esordio (infanzia, adolescenza, età adulta).
Nelle distonie primarie la distonia è
l’unico sintomo presente e ad esso non sono associate altre patologie. Le distonie secondarie si manifestano in
seguito a patologie note del sistema nervoso centrale.
Le distonie focali sono quelle
limitate ad un solo distretto corporeo e sono: distonia cervicale o torcicollo spasmodico. Questo interessa i
muscoli del collo.
Blefarospasmo – Colpisce i muscoli localizzati
intorno agli occhi.
Distonia oro
mandibolare – Colpisce i muscoli della parte inferiore del viso,
mascella, lingua bocca.
Sindrome di Meige – è una
combinazione di blefarospasmo e distonia ortomandibolare.
Distonia laringea e disfonia spasmodica – Colpisce
i muscoli della laringe e le corde vocali.
Crampo
professionale (dello scrivano, del musicista,
etc.) – Colpisce i muscoli della mano e dell’avambraccio.
Distonia segmentale – Colpisce due distretti corporei contigui, ad esempio: il
collo e un braccio.
Emidistonia – Interessa il braccio e la gamba dello stesso lato.
Distonia
multifocale – Colpisce varie parti del corpo non contigue.
Distonia
generalizzata – Colpisce la maggior parte del
corpo, in particolare, gambe e tronco.
Quali sono le cause della distonia?
Non sono del tutto note. In molti casi è determinata
dall’alterato funzionamento di un neurotrasmettitore, cioè una sostanza chimica
che ha il compito di trasportare i segnali nell’ambito del sistema nervoso
centrale. In alcuni casi può esserci alla base un trauma o una malattia
precedente, ma nella maggior parte dei casi la causa vera e propria è
sconosciuta. Quando la causa non può essere identificata la distonia viene
detta primaria o idiopatica.
Esistono cure per la distonia?
Esistono varie opzioni terapeutiche sintomatiche e le
principali sono: terapia farmacologica; tossina botulinica; chirurgia.
Terapia con
tossina botulinica – Le infiltrazioni di tossina
botulinica sono divenute, ormai, il trattamento di prima scelta. Agisce a
livello della giunzione neuromuscolare impedendo il rilascio, da parte delle
terminazioni nervose, di un neurotrasmettitore chiamato acetilcolina. Ciò provoca la riduzione delle contrazioni muscolari
ed un indebolimento dello stesso muscolo. Il trattamento deve essere ripetuto,
solitamente, ogni tre mesi. Eventuali effetti collaterali hanno una durata
limitata nel tempo.
Quale tipo di chirurgia si applica alla distonia?
La chirurgia è un’opzione presa in considerazione per
pazienti, gravemente, colpiti o per i quali altri trattamenti non hanno dato
risultati. Negli ultimi anni, invece, si sono ottenuti esiti soddisfacenti da
un tipo di chirurgia chiamata stimolazione
cerebrale profonda.
Problemi connessi alla distonia
La persona colpita avverte un cambiamento, si accorge
che il suo corpo cambia e si sente a disagio, per cui si volge all’isolamento
evitando le occasioni di contatto sociale.L’incomprensione degli altri e il rifiuto della
propria patologia possono determinare un disturbo depressivo. È importante
riuscire ad elaborare il proprio problema fisico imparando a convivere con la
malattia. Accettando la distonia come parte di sé si potrà controllare meglio
la propria vita. Ritrovare l’autostima e saper affrontare le situazioni difficili sono una
sfida, ma sono obiettivi che si possono raggiungere con successo.