MESSINA
Presentato il libro: “Due vite in una – Storia di una rinascita”
di Domenica Timpano
Presso il Salone
dei Cavalieri del Centro Diurno “Camelot”
sito nella Cittadella Sanitaria ASP 5 “L. Mandalari” è stato presentato, il
libro “Due vite in una – Storia di una
rinascita”. L’opera autobiografica racconta il vissuto di Giovanna Cardile,
docente di scuola secondaria di secondo grado, che ha conseguito, lauree in
Belle Arti, Scienze dell’Educazione, della Formazione e Scienze Pedagogiche,
segnato da eventi tragici, da dolorose esperienze che hanno timbrato quelli che
dovevano essere gli anni più belli della sua giovane esistenza: i conflitti tra
i genitori culminati con la separazione, l’affido alla nonna materna, la morte
cruenta della propria madre a soli 28 anni e della nonna materna per mano del
padre ossessionato dalla gelosia, i rapporti difficili con i parenti e altre
figure che sono intervenute per “pianificare” la sua vita, la morte del
fratello a soli 37 anni. Nel libro l’autrice, che all’epoca della tragedia aveva
appena 5 anni, rende testimonianza della sua vita, racconta con coraggio, senza
scadere nel pietismo, senza mai chiedere compassione, ogni particolare di essa.
Ma lo fa con serenità, quasi con distacco, dando prova di maturità, rendendo
palese la sua vicinanza, il suo amore anche per chi è stato l’artefice di tanta
sofferenza. Un amore che ha attinto a piene mani da una coppia stupenda,
composta da un medico e una insegnante che, dopo l’efferato crimine, si è
offerta di adottare lei e il fratello di 7 anni, un bene che ha attinto da due
genitori adottivi che hanno accompagnato la sua crescita con affetto, che l’hanno
sostenuta e custodita come si conviene a un padre e una madre, porgendo insegnamenti
di generosità e altruismo, che le hanno insegnato ad apprezzare il dono della
vita e, nonostante le brutture, a non perdere la fiducia nell’essere umano. Il
libro, che sta riscuotendo consensi, anche per il tema del femminicidio di
tragica attualità, è stato scritto a due mani dall’autrice e da Giovanna
Sciacca, collega di corso all’Università di Messina e amica, laureata in
Scienze Politiche, assistente amministrativa, con contratti a tempo
determinato, nelle scuole di Messina e provincia. Due scrittrici unite dalla
stessa sensibilità, che si sono poste l’obiettivo di mettere in evidenza il
valore dell’affetto incondizionato e anche del dolore che può dare, nonostante
tutto, i suoi frutti positivi. Da una storia nefasta che ha visto una
separazione e un omicidio, sono scaturiti, infatti, in luogo di un odio distruttivo
amorevolezza e serenità. Il libro è stato presentato dal giornalista Domenico
Interdonato, presidente Regionale UCSI,
e dal dott. Matteo Allone, direttore del Centro Diurno “Camelot”. Il dott. Domenico Interdonato nel rendere testimonianza
della forte emozione provata nel leggere il libro, ha evidenziato la
possibilità di rinascita anche quando il buio avvolge la nostra vita. Il dott.
Santo Laganà, moderatore dell’incontro, che ha posto l’accento sull’attualità
del tema trattato, unitamente a quello del cancro che ha colpito il padre
adottivo di Giovanna, ha elogiato il tipo di scrittura delle autrici che
possiede, come diretta testimonianza, un taglio forte che emoziona. Il dott.
Matteo Allone, che ha introdotto l’incontro presentando gli intervenuti, ha
evidenziato, in chiusura, due aspetti dominanti, due grandi messaggi, che si
colgono leggendo il libro: quello del saper vivere con umiltà il dolore e
quello del coraggio di fare scelte anche difficili, come quella della
separazione, quando un amore è malato. Interessanti gli interventi sul tema del
femminicidio e delle situazioni drammatiche con cui spesso capita di doversi
misurare. L’appuntamento culturale, inserito nel progetto “Minerva” del Centro “Camelot”,
è stato realizzato in sinergia con: il Centro Diurno “Camelot” Asp 5, le Associazioni Onlus “Il Centauro” e “L’Aquilone”.
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