MESSINA
Al Centro “Camelot” di Messina “Natura e cultura per la difesa dei Monti Peloritani”
di Redazione
Si
è svolta al Camelot, nel Salone dei Cavalieri, sede del Centro Diurno del
Dipartimento di Salute Mentale Messina Nord, una tavola rotonda sul tema: “Difendiamo
i Peloritani, prevenzione ed educazione tra natura e cultura”. Nell’affollato
Salone dei Cavalieri del Centro, dopo l’inizio lavori scanditi dal dott. Matteo
Allone e i saluti istituzionali fatti dall’assessore Massimiliano Minutoli, si
è cercato di comprendere le criticità sia sotto l’aspetto della prevenzione che
del metodo.L’evento
“incendio” e la sua gestione sono da considerare, un sistema complesso, come ha
evidenziato Alessia Muccio già specialista in Sistemi Complessi presso l’ONU: “Tra tutti gli eventi naturali l’incendio boschivo è il più
controverso, poiché, a differenza degli altri, può essere anche antropogenico ed inequivocabilmente
costituisce un problema di difficile soluzione in quanto ha anche radici culturali assai radicate e l’approccio
ad esso è spesso più di tipo emotivo che razionale. Considerarlo convenzionalmente e semplicisticamente solo quale
evocazione di distruzione ha, però, portato
a pericolose generalizzazioni anche a causa della poca conoscenza dell’ecologia
degli incendi. Occorre fare, quindi, una distinzione ben precisa tra: incendi
naturali, derivati da eventi naturali
quali fulmini, eruzioni vulcaniche, autocombustione, ecc.; incendi prescritti
ovvero incendi antropogenici
controllati che, opportunamente gestiti, costituiscono uno strumento di
utilizzazione sostenibile delle
risorse e di conservazione della biodiversità, tanto da essere piuttosto
considerati ‘non innaturali’ (Watson,
2001) e incendi antropogenici incontrollati, derivanti da comportamenti dolosi e colposi. La sfida potrebbe essere
quella di integrare l’incendio programmato nell’attività di prevenzione”.
Lo
scopo del secondo incontro annuale, che si inquadra nella fase pre-operativa, è
stato proprio quello di suggerire potenziali linee guida per attuare previsione
e prevenzione del rischio incendi boschivi, ed essere di supporto per l’ottimizzazione
della forza di spegnimento, determinante per l’efficacia e la tempestività di
intervento. E, in tal senso, si sono svolti i contributi di Antonio Rizzo,
esperto di Protezione Civile del Comune di Messina, di Riccardo Pagano,
dirigente Protezione Civile del Comune di Messina, e di Giovanni Cavallaro,
dirigente responsabile del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e
Territoriale di Messina.
La
problematica legata agli incendi ha assunto oggi proporzioni drammatiche
proprio per questi ultimi. I dati relativi al numero di incendi antropogenici
incontrollati è aumentato esponenzialmente tanto da rendere indispensabili
specifiche politiche ambientali, sia a livello internazionale che europeo,
volte alla previsione ed alla prevenzione. Molto si sta facendo, in tal senso,
anche in Italia che ha recepito le direttive europee con l’assunzione di una
rigorosa legislazione, con tempi di attuazione, tuttavia, ancora lunghi. Il
territorio dei Peloritani per l’alto numero delle variabili climatiche e
metereologiche strettamente correlate e di fattori interconnessi (tipi di
vegetazione, geografia e geomorfologia, grado di urbanizzazione), per il
rischio incendi è una realtà estremamente complessa che difficilmente si presta
ad una precisa ed indiscutibile pianificazione. Ciò nonostante dopo il
devastante incendio che ha interessato l’area dello Stretto lo scorso anno, si
sono attivate sinergie virtuose, con la regia della Prefettura, che hanno
consentito grazie anche alle favorevoli condizioni meteo, conseguenze “limitate”.
Giovanni
Lombardo, curatore della Rassegna Armonie dello Spirito e autore insieme a
Pasquale D’Andrea del volume “Camminare e Raccontare i Peloritani”, ha
attenzionato il fattore cultura e conoscenza del territorio. Santino Cannavò
presidente Uisp, ha inteso sottolineare l’importanza della responsabilità
personale al quale i dirigenti non devono sottrarsi nella gestione della cosa
pubblica. Sono intervenuti, inoltre, Giovanni D’Arrigo, presidente di Lega
Ambiente dei Peloritani, Rosario Sardella, in rappresentanza della Lipu,
Giuseppe Aveni, che in qualità di esperto collabora con la Protezione Civile
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mimmo Anastasi, della comunità
Faro, Michelangelo Fazio, dell’Associazione Ortogether, e Domenico Interdonato,
in rappresentanza di CittadinanzAttiva. Il seminario si è svolto in
contemporanea, con un altro evento sempre dedicato alla prevenzione e alla
difesa del territorio dagli incendi, organizzato a Caltagirone dal Centro di
Educazione Ambientale Onlus, presieduto da Francesco Cancellieri, il quale ha
inviato a Messina, un messaggio di saluto a tutti i partecipanti.
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