MESSINA
Ampia partecipazione studentesca alla Giornata di Studi “Per una Bioetica della Solidarietà e della Cura”
di Redazione
Una
Aula Magna gremita di studenti, sia universitari che provenienti dagli Istituti
scolastici locali, ha ospitato la Giornata di Studi “Per una Bioetica della
Solidarietà e della Cura”, in occasione dell’UNESCO World Bioethics Day 2018 “Solidarity
and Cooperation”. All’iniziativa, hanno partecipato i proff. Giuseppe Giordano
e Marianna Gensabella, rispettivamente, direttore del Dipartimento DiCAM e responsabile
della Convenzione tra Unità Italiana della Cattedra di Bioetica dell’UNESCO e
il DiCAM. I contributi della Giornata di Studi, a cui è seguito un dibattito,
sono stati introdotti dalla prof.ssa Luisella Battaglia (Università di Genova, presidente
Nazionale dell’Istituto Italiano di Bioetica). Tra i docenti intervenuti,
anche, il prof. Guido Signorino, ordinario di Economia applicata presso l’Ateneo
peloritano, che ha tenuto una relazione intitolata “Per una economia politica
della solidarietà”.
Spesso,
la solidarietà viene assimilata al sentimento di buonismo in accezione
negativa, ma in realtà non è assolutamente così. La solidarietà, infatti, entra
a pieno titolo nella riflessione bioetica con la Dichiarazione di Barcellona
(1998), poggiata su 4 punti cardine: autonomia, dignità, integrità,
vulnerabilità. Proprio questo ultimo principio apre, per la Bioetica, un
orizzonte nuovo. Il termine deriva dal latino Vulnus, ovvero, ferita, per
indicare che quest’ultima può riguardare la condizione di ogni essere umano.
Per questo motivo, i casi di vulnerabilità vanno tutelati, tenendo a mente la
nostra finitezza e il nostro bisogno di cure, non solo mediche, ma anche e
soprattutto a livello morale. Ciò avviene soltanto riscoprendo la prossimità
societaria, volgendo uno sguardo attento all’Altro. Nel corso della
manifestazione, è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo del
compianto prof. Girolamo Cotroneo, sensibile nel corso delle sue attività ai
temi della Bioetica e presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica, Sezione
Sicilia.
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