mercoledì 30 gennaio 2019
MESSINA
Università di Messina. Aula Magna gremita per la visita del filosofo Umberto Galimberti
di Redazione
L’Aula
Magna del Rettorato, questo pomeriggio, ha ospitato l’evento “L’Uomo nell’età
della tecnica”, in occasione dell’incontro con il filosofo, giornalista e
accademico italiano Umberto Galimberti. L’iniziativa è stata organizzata dal
Gruppo Caronte e Tourist e dalla Libreria Bonanzinga, con il patrocinio dall’Università
di Messina e dall’Associazione ALuMnime. Hanno preso parte all’evento anche il rettore,
prof. Salvatore Cuzzocrea, e la prof.ssa Patrizia Accordino, presidente dell’Associazione
ALuMnime. Galimberti, che in carriera ha affiancato l’attività di docenza a
quella filosofica e giornalistica, ha affrontato la tematica rileggendo varie
tappe del rapporto tra umanità e tecnica: “L’uomo
non è più soggetto della storia ed è stato sostituito dalla tecnica che non è
più nelle sue mani.Al contrario, gli uomini
sono dei funzionari o, meglio ancora, apparati tecnici. Vi era un tempo in cui
la tecnica era l’essenza dell’uomo. Quest’ultimo è privo di istinti ed è
sopravvissuto raccogliendo i frutti dell’acquisizione tecnica. I greci furono i
primi ad interrogarsi sul rapporto uomo-tecnica, lo fece, ad esempio, Eschilo
in ‘Prometeo incatenato’. Poi, però, nacque la tecnica moderna di Cartesio,
Bacone, Galileo, Torricelli e vi fu la prima rivoluzione: la scienza, adesso,
non teme di smentire se stessa e si riformula continuamente, divenendo l’essenza
dell’Umanesimo. In questa fase, il rapporto tra scienza e tecnica si inverte:
nasce la tecno-scienza da cui cresce e si forgia la scienza moderna. Hegel fu
il primo a intuire e teorizzare il capovolgimento in cui la tecnica sopravanza
l’uomo”.
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