Giovedì 9 giugno alle ore 16,00, venerdì 10 alle ore
09,00, presso l’Aula
Magna del Rettorato dell’Ateneo peloritano, e sabato 11 alle ore 09,00 a Siracusa presso l’Hotel Des Ètrangers, si terrà un congresso
internazionale di Diritto e Religione
sul tema “Libertà religiosa e pluralismo
giuridico nell’Europa multiculturale: paradigmi d’integrazione a confronto”,
organizzato dal Dipartimento di scienze giuspubblicistiche “T. Martines” della
Facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi di Messina e dal
Consorzio universitario Megara Ibleo.
Il congresso conclude e presenta i risultati del programma di ricerca
nazionale cofinanziato per il 2007 dal MIUR e realizzato dalle Università di
Insubria (Como), Messina, Torino e Firenze.
I lavori della prima giornata del convegno saranno presieduti dal prof.
Francesco Margiotta Broglio, presidente del comitato giuridico dell’Unesco.
“La salvaguardia della libertà
religiosa in regime di pluralismo e i diritti della laicità in Italia” sarà,
invece, il tema della seconda giornata i cui lavori saranno presieduti dal
prof. Enrico Vitali, presidente dell’ADEC (Associazione dei Docenti delle iscipline
Ecclesiastiche, Canonistiche e confessionali delle Università italiane): tra
gli interventi quello del prof. Salvatore Berlingò, preside della Facoltà di
Giurisprudenza, che presenterà il “Rapporto
nazionale sui “diritti” della laicità in Italia”.
Il convegno si concluderà sabato a Siracusa con la terza sessione
presieduta dal prof. Silvio Ferrari, presidente dell’ICLARS (International Center for Law And Religion Studies);
tra gli interventi quello della prof. Sara Domianello, ordinario di diritto
ecclesiastico nell’Università di Messina ed organizzatrice del congresso, che
illustrerà i risultati della ricerca svolta dall’unità di Messina. Concluderà i
lavori il prof. Alberto de la Hera dell’Università Complutense di Madrid.
Il congresso ospiterà le relazioni,
tra gli altri, del prof. Moussa Abou Ramadan, della Birzeit University
(Palestina), del dott. Panayotis Voyatzis, referendario alla Corte europea dei
diritti dell’uomo e la partecipazione del prefetto Sandra Sarti, direttore
centrale degli affari dei culti del dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione
del Ministero dell’Interno.