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Messa in sicurezza antisismica della Scuola “Giacomo Leopardi” a Messina
di Redazione
Si
vuole rendere di dominio pubblico la gravissima problematica che sta
prospettandosi all’Istituto comprensivo “G. Leopardi” a Minissale, laddove si
paventa la chiusura della scuola, istituto frequentato da 440 alunni
distribuiti in 22 aule, oltre ad un centinaio di addetti fra personale docente
e personale ATA. Da parte del Comune di Messina, è pervenuta una comunicazione
con protocollo n. 260485 del 7/10/2016, con la quale si comunica l’inizio dei
lavori di adeguamento antisismico per il plesso della Scuola “Leopardi” per il
2/1/2017, con termine di ultimazione lavori per il 31/5/2018. Ciò ha creato
allarme fra i genitori per la non chiarezza sui lavori da eseguire, se ciò
comporta la chiusura della scuola e se vi è un pericolo sulla stabilità dell’edificio,
quindi se è agibile o meno, e sull’eventuale spostamento degli alunni quale
destinazione avrebbero da gennaio. Il Comune non ancora ricercato un edificio
che possa sopperire a questa situazione di disagio, né ha comunicato,
ufficialmente, qualcosa in merito, non solo ha creato allarme la decisione
presa dai dirigenti comunali di trasferire le sezioni elettorali per il
prossimo referendum nel plesso Policlinico, facendo ritenere che l’edificio sia
pericoloso per gli elettori per un solo giorno: e gli alunni che frequentano,
quotidianamente, la scuola cosa rischierebbero?
Bisogna ricordare che, a
cavallo degli anni 2015 e 2016, sono stati collocati dei pannelli fotovoltaici
per il risparmio energetico aggravando il peso dei tetti dell’edificio. La cosa
grave è che l’installazione è stata effettuata dopo che si sapeva del
finanziamento elargito da parte della Presidenza del Consiglio per l’adeguamento
antisismico. Da non dimenticare lo sfratto definitivo che si avrà, al termine
dell’anno scolastico corrente, da parte del Policlinico Universitario, a cui
servono i propri locali, il che renderà ancora più insostenibile la situazione,
stante la grave carenza di edifici scolastici siti nella seconda circoscrizione
che non riescono a contenere la numerosa popolazione scolastica: questa carenza
è dovuta all’accrescersi delle popolazione nel quartiere per via dei nuovi
insediamenti e il non adeguamento delle strutture scolastiche. Premesso tutto
ciò, adesso ci si pongono delle domande sul perché i carotaggi di verifica
della stabilità del plesso il Comune li abbia assegnati ad una ditta privata,
la “Siciltest”, per un importo di circa 10mila euro, essi non potevano essere
svolti dalla Protezione Civile o dai Vigili del Fuoco che posseggono
professionalità valide?
Adesso, il sindaco, gli assessori ed i dirigenti
comunali, facciano totale chiarezza. “Nel
caso che il plesso dovesse essere chiuso, visto che non ci sono nel territorio
alternative valide, lancio l’idea “provocazione” di effettuare il trasferimento
della scuola negli edifici del XXIV Artiglieria ‘Aosta’, prima che venga
occupato dagli immigrati che arrivano sempre più numerosi in Città ed il sindaco
e le altre autorità chiedono edifici per ospitarli: prima i bambini poi gli
immigrati, a parte il fatto che data la vicinanza alla scuola allevierebbe i
disagi di tutti”.
Rosario Santoro
– consigliere II Circoscrizione Comune di Messina
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