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 lunedì 21 novembre 2016

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Messa in sicurezza antisismica della Scuola “Giacomo Leopardi” a Messina

di Redazione


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Si vuole rendere di dominio pubblico la gravissima problematica che sta prospettandosi all’Istituto comprensivo “G. Leopardi” a Minissale, laddove si paventa la chiusura della scuola, istituto frequentato da 440 alunni distribuiti in 22 aule, oltre ad un centinaio di addetti fra personale docente e personale ATA. Da parte del Comune di Messina, è pervenuta una comunicazione con protocollo n. 260485 del 7/10/2016, con la quale si comunica l’inizio dei lavori di adeguamento antisismico per il plesso della Scuola “Leopardi” per il 2/1/2017, con termine di ultimazione lavori per il 31/5/2018. Ciò ha creato allarme fra i genitori per la non chiarezza sui lavori da eseguire, se ciò comporta la chiusura della scuola e se vi è un pericolo sulla stabilità dell’edificio, quindi se è agibile o meno, e sull’eventuale spostamento degli alunni quale destinazione avrebbero da gennaio. Il Comune non ancora ricercato un edificio che possa sopperire a questa situazione di disagio, né ha comunicato, ufficialmente, qualcosa in merito, non solo ha creato allarme la decisione presa dai dirigenti comunali di trasferire le sezioni elettorali per il prossimo referendum nel plesso Policlinico, facendo ritenere che l’edificio sia pericoloso per gli elettori per un solo giorno: e gli alunni che frequentano, quotidianamente, la scuola cosa rischierebbero?

Bisogna ricordare che, a cavallo degli anni 2015 e 2016, sono stati collocati dei pannelli fotovoltaici per il risparmio energetico aggravando il peso dei tetti dell’edificio. La cosa grave è che l’installazione è stata effettuata dopo che si sapeva del finanziamento elargito da parte della Presidenza del Consiglio per l’adeguamento antisismico. Da non dimenticare lo sfratto definitivo che si avrà, al termine dell’anno scolastico corrente, da parte del Policlinico Universitario, a cui servono i propri locali, il che renderà ancora più insostenibile la situazione, stante la grave carenza di edifici scolastici siti nella seconda circoscrizione che non riescono a contenere la numerosa popolazione scolastica: questa carenza è dovuta all’accrescersi delle popolazione nel quartiere per via dei nuovi insediamenti e il non adeguamento delle strutture scolastiche. Premesso tutto ciò, adesso ci si pongono delle domande sul perché i carotaggi di verifica della stabilità del plesso il Comune li abbia assegnati ad una ditta privata, la “Siciltest”, per un importo di circa 10mila euro, essi non potevano essere svolti dalla Protezione Civile o dai Vigili del Fuoco che posseggono professionalità valide?

Adesso, il sindaco, gli assessori ed i dirigenti comunali, facciano totale chiarezza.Nel caso che il plesso dovesse essere chiuso, visto che non ci sono nel territorio alternative valide, lancio l’idea “provocazione” di effettuare il trasferimento della scuola negli edifici del XXIV Artiglieria ‘Aosta’, prima che venga occupato dagli immigrati che arrivano sempre più numerosi in Città ed il sindaco e le altre autorità chiedono edifici per ospitarli: prima i bambini poi gli immigrati, a parte il fatto che data la vicinanza alla scuola allevierebbe i disagi di tutti”.

Rosario Santoro – consigliere II Circoscrizione Comune di Messina


 


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