1527 – L’INFERNO DI ROMA
Presentato a Roma l’ultimo libro di Roberto Ciai e Marco Lazzeri
di Silvia Gambadoro
Intrighi di palazzo, guerre, vendetta e sete di
giustizia, sangue e omicidi, questi gli ingredienti del noir storico 1527 – L’inferno di Roma, scritto a quattro
mani e presentato dagli autori Roberto Ciai e Marco Lazzeri, il 28 gennaio u.s., nella libreria IBS di via
Nazionale a Roma. Il romanzo – spiega Lazzeri – ripercorre la storia di Roma e
della lotta fra Impero e Papato 33 anni dopo le vicende narrate nel primo libro
dai due scrittori, L’Ombra
dell’Inquisitore (Leone Editore, 2010), e racconta le terribili vicende
accadute nell’Annus horribilis 1527, quando i lanzichenecchi, al soldo
dell’imperatore Carlo V, misero a ferro e fuoco la città uccidendo donne e
bambini senza pietà. È una pagina di storia truce ed è corrotta e violenta la
Roma papalina del 1527, regolata da leggi non scritte e da superstizioni che
marchiano la vita dei personaggi: come Scilla che, per aver subito una prima
violenza, viene punita dal padre e costretta ad essere violentata per più di 30
volte. La testa calva, ricoperta dalla pece, è il segno del suo passato e della
sua condanna.
I protagonisti della storia del tempo si alternano ai
personaggi di pura fantasia attraverso una ricostruzione storica accuratissima
e dettagliata, dove il vero e il verosimile s’intrecciano nell’architettura
grandiosa del romanzo. I fatti vengono vissuti e raccontati dal punto di vista
dell’ebreo Salomone, detto il Cane, nipote del rabbino Isaac che ha abbandonato
la tradizione familiare e le scritture sacre per diventare un soldato: la
guardia del corpo del principe Farnese.
Dal giorno del Sacco
di Roma, il “Cane” comincerà a riscoprire il suo passato e la riscoperta
della realtà sarà un doloroso processo di riappropriazione della sua umanità
perduta.
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