“Desidererei sapere se a bordo di un natante è
possibile tenere, in sostituzione del salvagente anulare con cima, il
salvagente a ‘ferro di cavallo’, conforme al D.M. dell’81, perché, secondo
quanto ho letto nel recente D.M. del 29 settembre 1999 n. 385, mi sembra che sia
ancora possibile tenere a bordo le dotazioni conformi ai vecchi decreti fino
all’usura”.
“Volendo effettuare attività subacquea
sportiva e, eventualmente, pesca subacquea a livello amatoriale, mi
interesserebbe conoscere le norme (obblighi) a cui devo attenermi per evitare
di incappare in sanzioni e poter pescare liberamente”.
Le
risposte a queste, come a tante altre domande, si trovano su internet, all’indirizzo
www.guardiacostiera.it, uno dei siti da visitare se si vuole affrontare il mare
senza violare le numerose leggi che ne regolano la vita di tutti i giorni.
Tra
i maggiori “spauracchi” dei bagnanti, da nord a sud, da est a ovest, ci sono i
gommoni che, spesso, sembrano sfrecciare tra le onde senza regole. Nella
maggior parte dei casi non è così, per fortuna!
Proprio
per garantire che questi momenti di svago vengano vissuti in totale sicurezza,
infatti, l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione, mette a disposizione la norma
Uni En Iso 6185 “Battelli pneumatici – Battelli con motore” suddivisa nelle parti
1, 2 e 3, a seconda della potenza del motore considerato.
Le
tre parti della norma specificano le caratteristiche di sicurezza richieste per
la progettazione, per i materiali da utilizzare, per la fabbricazione e le
prove dei battelli pneumatici di lunghezza complessiva inferiore agli 8 metri.
Il “battello
pneumatico” o gommone, viene definito dalle norme come una “struttura
galleggiante, destinata al trasporto di persone e/o carichi sull’acqua, che
ottiene tutta la sua forma e diventa galleggiante per mezzo di gonfiaggio”.
La parte
1 si applica ai gommoni con motore di potenza massima di 4,5 kW, oltre che a
canoe e kayak pneumatici; la parte 2 si applica ai gommoni con motore di
potenza massima compresa tra i 4,5 kW e i 15 kW; mentre la parte 3 si applica a
quelli con motore di potenza massima maggiore o uguale a 15 kW.
I
materiali utilizzati per la realizzazione dei gommoni (materie plastiche, fibre
sintetiche, legno, etc.) devono essere selezionati dal fabbricante in base alle
tensioni a cui verranno sottoposti, come ad esempio il carico massimo e la
potenza del motore installato. Inoltre, i materiali devono mantenere inalterate
le loro caratteristiche ad una temperatura compresa tra -5°C e +60°C.
I
gommoni “sicuri” devono superare, almeno, le seguenti prove di resistenza: ai
liquidi “i gommoni devono rimanere integri a contatto con olio (per almeno 22
ore) e acqua salata (per almeno 336 ore)”; all’ozono “non devono essere
presenti segni di rottura dopo essere stati a contatto con determinate
concentrazioni di ozono per almeno 72 ore ad una temperatura di circa 30°C”; al
freddo “i gommoni non devono essere danneggiati dalla temperatura minima di -5°C
“per i gommoni trattati dalla parte 1 della norma” fino ai -20°C (per quelli
trattati dalla parte 3).
Tutti
i tipi di legname e di compensato utilizzati per la costruzione del gommone
devono essere adatti all’applicazione e all’ambiente marino, altresì, devono
essere dotati di protezione stagna alla intemperie (quali pittura, vernice,
olio conservante) e devono essere privi di difetti.
Le
norme stabiliscono, inoltre, i metodi di prova ai quali vanno sottoposti sia i
componenti funzionali dei gommoni (ad esempio accessori dello scafo,
dispositivi di sollevamento, valvole, remi, sistema di governo del timone,
sistemi di seduta e di attacco), sia il battello completo (ad esempio calcolo
del numero massimo consentito di persone, stabilità statica, resistenza dello
scafo, galleggiabilità, etc.).
Il
carico massimo di ogni gommone è stabilito dal numero di individui che può
trasportare, il cui “peso tipo” la norma definisce in 75 kg per un adulto e in
37,5 kg nel caso di bambini. Moltiplicato il numero di adulti/bambini
consentiti per i “pesi tipo” si ottiene il carico massimo per tipo di gommone.
Il
battello “a norma”, una volta gonfiato completamente e sottoposto a collaudo,
con il tipo di propulsione per cui è stato ideato (cioè con i remi, oppure, con
il motore della potenza adatta allo scafo), non si deve ribaltare anche quando è
a pieno carico (la prova prevede che il numero massimo di persone consentito –
raccomandato dal fabbricante – si sposti su un lato del gommone stesso senza
che questo si ribalti).
Di
fondamentale importanza è la marcatura CE, che deve essere riportata su ogni
gommone costruito nel rispetto dei contenuti delle norme Uni En Iso 6185-1, 2 e
3, in conformità ai requisiti essenziali di sicurezza della direttiva 94/25/CE
(in applicazione dal 16 giugno 1998) e del suo emendamento 2003/44/CE (in
applicazione dal 1° gennaio 2005).