PALIO D’ESTATE
In gara tre barche delle contrade marinare
di Redazione
Si disputerà, domenica
31 luglio, con inizio alle ore 17,00, il Primo Palio d’Estate, iniziativa
remiera promossa dall’Associazione
Motonautica e Velica Peloritana, giunta alla diciottesima Edizione, che
inaugurerà la stagione delle grandi sfide tra le contrade marinare della
riviera nord. Alla competizion, che si svilupperà su un percorso di mille
metri, tra l’hotel Paradise e la sede dell’Associazione, parteciperanno tre
equipaggi, Motonautica-Case basse
Paradiso, Pace e Grotte l’assistenza sanitaria sarà
garantita dal personale e dai mezzi della Confraternita della Misericordia. L’appuntamento,
riavviato nel 1999 è ispirato ai festeggiamenti che erano celebrati nell’ottocento,
nell’ultima domenica di luglio, in onore della Madonna della Porta di Paradiso
che si onorava nella Cappella gentilizia della famiglia del cavaliere Don
Raimondo Marquett proprietario di un’estesa villa all’ingresso del villaggio
rivierasco.
Come annotava lo storico Samperi la villa era arricchita da “copiose fontane, artificiose spalliere di
mortine, di gelsomini, di limoni, di aranci e per l’abbondanza di ottimi frutti”
meritò il nome Paradiso, che poi fu esteso a tutta la contrada. L’iniziativa
dell’Associazione Motonautica e Velica
Peloritana, al di là del valore sportivo ed agonistico, ha l’intento di
evidenziare le vicende della cultura marinara della Città, come il recente incontro
con tre generazioni di comandanti del Vespucci o il ricordo, nel 75° dell’impresa
Malta 2, della Medaglia d’Argento al V.M. amm. Franco Costa che nel “borgo”
Paradiso fu protagonista dello sport della vela.
A Paradiso, come anche nel
vicino Villaggio Pace, abitavano inoltre quegli armatori di velieri e
motovelieri che tra l’altro istituirono una scuola marinara nell’anno 1823 per
la formazione dei futuri marinai e padroni marittimi. La gara, è definita “Primo
Palio”, proprio perché apre la stagione delle competizioni tra le contrade
marinare, organizzate tra i borghi della riviera nord di Messina che si
misurano a bordo delle “paciote”, le classiche imbarcazioni caratterizzate dal
basso pescaggio e dalle veloci linee d’acqua e utilizzate un tempo per il
contrabbando del sale.
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