mercoledì 11 ottobre 2017
SULLE ROTTE DELLA FESTA DELLA MARINERIA
Concluse le quattro giornate dedicate al mondo dei “professionisti del mare”
di Paola Libro
 Entusiasmo
e coinvolgimento sono le parole chiave che descrivono meglio l’ottima riuscita
della II Edizione della “Festa della Marineria” che si è svolta
a Messina dal 5 all’8 ottobre. Quattro giornate di full immersion con i “professionisti
del mare” per conoscere e approfondire le tecniche di lavoro di una realtà
complessa, intrigante e sempre più a portata dei giovani. L’evento, organizzato
grazie alla fattiva collaborazione tra la Marina Militare Italiana e i vari
Enti locali e associazioni, è riuscito ad attrarre alla Base Navale della zona
falcata, luogo raramente accessibile al pubblico, un numero di utenti sempre
crescente.
Tra
le iniziative maggiormente apprezzate ci sono state in primis le immersioni dimostrative dei palombari della Marina
Militare e della Guardia Costiera che hanno permesso sia grandi sia piccini di
aver ben chiaro in mente il modus
operandi dei reparti subacquei della Marina. Altrettanto interessanti sono
state le visite guidate a bordo della Nave Scuola “Palinuro”, sulla quale è
stata allestita l’estemporanea di pittura “La
Marineria Italiana – un ponte tra tradizione e futuro”, a cura dalla dott.ssa
Daniela Ursino, ed è stata ufficializzata la presentazione del calendario 2018
della Marina Militare.
Diverse
le mostre, le esposizioni e i convegni tematici succedutesi nel corso delle
quattro giornate finalizzati ad analizzare il legame tra il mare, la Marina
Militare, l’arte e la storia della Città di Messina: la mostra sull’antica “Cartografia
Marinara dello Stretto di Messina” (XVI-XX secolo), a cura del prof. Franz
Riccobono, ruotava intorno all’approfondimento dell’area dello Stretto
(correnti, cartografia idrica, porto falcato, miti e battaglie storiche),
mentre quella internazionale “Il mare nomade dell’arte”, curata da
Massimo Scaringella, indagava il legame tra il mare e l’uomo da punti di vista
abbastanza inediti. Numerosi reperti storici, pannelli espositivi hanno
incuriosito i presenti durante la visita del Forte San Salvatore mentre l’esposizione
delle uniformi storiche e modelli di Unità navali della Marina Militare, curata
dell’Associazione Nazionale “Marinai d’Italia” di Taormina e del signor
Giuseppe Garilli di Augusta, ha permesso di apprezzare concretamente la storia
della Marina Militare e dello stesso forte.
Infine,
la presentazione del nuovo corso di laurea in “Scienze e tecnologia della
navigazione”, istituito presso l’Ateneo Peloritano, permetterà ai giovani di
avvicinarsi ancor più al mondo della Marina Militare acquisendo conoscenze e
competenze specifiche. “L’obiettivo che
ci lega – afferma il Contrammiraglio Nicola De Felice – è quello di rispolverare la cultura del
mare, in Sicilia e in particolar modo
a Messina. Per rimettere in moto l’indotto attorno alla Marina, ci vuole una
base culturale forte e uno spirito di
squadra solido, capace di affrontare la sfida. Abbiamo intrapreso il percorso giusto”.
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