MESSINA
Messina – Celebrata la “Giornata Mondiale dell’Ambiente” e riaperto l’Acquario comunale
di Redazione
È
stata celebrata, presso l’Auditorium del PalaCultura, la “Giornata Mondiale
dell’Ambiente”, proclamata nel 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite, con la premiazione del concorso “Celebrando l’Ambiente”, che, dal
gennaio al maggio 2018, ha impegnato 13 istituti scolastici cittadini e con la
riapertura dell’Acquario comunale di Villa Mazzini dopo oltre 3 anni di
chiusura. Il concorso si è sviluppato nel corso del 2018 attraverso le giornate
mondiali dell’acqua (22 marzo) e della Terra (20 aprile), con un incontro
dedicato al tema dei rifiuti e dei nuovi stili di vita (3 maggio) e con un’escursione
sui colli per ammirare il passaggio dell’avifauna migratoria (24 maggio). Le
scuole hanno prodotto dei lavori con poster, video, power-point, sull’acqua, i
rifiuti, la biodiversità, che sono stati esaminati da una giuria e premiati con
targhe, attestati e piccoli gadgets, messi a disposizione del nodo INFEA
provinciale – Città Metropolitana di Messina.
A
seguire, le classi si sono recate alla Villa Mazzini per visitare l’Acquario
comunale, riaperto per l’occasione dopo un lungo periodo di chiusura. Il
sindaco, Renato Accorinti, l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, il
dirigente il dipartimento Cimiteri e Verde Urbano, Domenico Manna, e i curatori
scientifici, Mariateresa Costanzo e Gianluca Casella, hanno ripercorso le tappe
del lavoro fatto dalla chiusura (febbraio 2014) a oggi, per ridare alla Città
una struttura alla quale i messinesi sono molto legati e per parlare del futuro
dell’Acquario ovvero un progetto ambizioso di ristrutturazione grazie ai fondi
del Masterplan. Nel corso della cerimonia di riapertura, il sindaco ha firmato,
pubblicamente, l’atto prodotto dal dipartimento al ramo, con il quale viene
avviata la fase conclusiva del percorso amministrativo per bandire la gara di
ristrutturazione dell’Acquario con un finanziamento di circa 3 milioni di euro.
Lo
storico Acquario di Messina era stato chiuso – per numerose inadempienze
burocratiche – dalla sez. CITES del Corpo Forestale dello Stato che ne aveva
disposto l’interdizione permanente al pubblico in assenza delle necessarie
documentazioni obbligatorie per giardini Zoologici e Acquari. La nuova gestione
curatoriale affidata, con gara d’appalto alla Ditta Gallo a partire dal gennaio
2016, ha consentito l’ottenimento dei documenti minimi necessari alla
riapertura dello stabile, grazie alla sinergia dei curatori Mariateresa
Costanzo e Gianluca Casella, con l’assessore Ialacqua e il dipartimento
Cimiteri, Verde Pubblico e Acquario. Tra di essi, è fondamentale menzionare l’ottenimento
dell’esenzione dalla licenza della struttura secondo l’art. 2 del dls.73/2005,
norme sui giardini zoologici e acquari. L’Acquario, inoltre, è una struttura di
interesse storico-scientifico che possiede reperti museali CITES, collezionati
nel tempo dall’Istituto Talassografico di Messina (oggi IAMC CNR Messina), che
ne fu il fondatore nel lontano 1959. La gestione curatoriale, collaborando
fattivamente con la sez. CITES di Catania, ha ottenuto, effettuando indagini
storiografiche sui reperti ossei alla biblioteca Regionale di Messina, la
certificazione ministeriale per l’esposizione permanente dello scheletro
incompleto di Zifio (Ziphius cavirostris) e della tartaruga tassidermizzata
(Eretmochelys imbricata).
ll
maggiore sforzo nell’ambito del supporto tecnico-specialistico ha riguardato la
riprogettazione e il riallestimento degli spazi espositivi delle sale con la
realizzazione di un percorso espositivo sotto il profilo scientifico museale
che include la realizzazione della sala “museo” dove è allestita una
prestigiosa mostra permanente presentata a EXPO Venezia, intitolata “I pesci
abissali dello Stretto di Messina e le collezioni dell’Istituto Talassografico
del CNR di Messina”. La mostra comprende una collezione scientifica di pesci
abissali dello Stretto di Messina, pregiate iconografie e bollettini d’epoca
sulle ricerche effettuate dall’Istituto Sperimentale Talassografico di Messina
(fondatore dell’Acquario) nei primi del 900. Di nuova concezione è, poi, la
sala che ospita la “vasca didattica” di tipo immersivo che riproduce
scientificamente ambienti naturali lagunari e marini attraverso pannelli
fotografici sull’avifauna, murales sulle pareti e aerografia della vasca. L’area
didattica si presenta come spazio multitasking, attrezzata per ospitare piccole
conferenze e laboratori didattici ed è dotata di modelli in resina di cetacei,
rettili e grandi pesci pelagici dello Stretto di Messina e giochi scientifici.
Nella
sala vasche espositive, l’open space è stato suddiviso in aree specifiche con
un percorso obbligato che si conclude con l’area meduse e pesci alieni. Quest’anno,
inoltre, il servizio didattica dell’acquario ha operato su numerose
progettualità di interesse nazionale tra cui il progetto pilota MIUR “Discovery
mare: a scuola di scienze marine”, realizzato in collaborazione con l’Istituto
Comprensivo “San Francesco di Paola” di Messina, concluso con la partecipazione
alla puntata di Linea Blu in onda su Raiuno il 22 Luglio 2017 e registrata
nella Riserva Naturale “Laghetti di Marinello”. Nonostante l’impegno profuso,
la struttura presenta, purtroppo, delle evidenti criticità impiantistiche
poiché le vasche e tecnologie a supporto sono del tutto obsolete. L’Acquario,
infatti, sarà ristrutturato definitivamente nei prossimi mesi con un importante
investimento economico e progettuale nell’ambito del masterplan. La
ristrutturazione restituirà ai cittadini messinesi e ai numerosi turisti un
Acquario moderno e, finalmente, costantemente fruibile.
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