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 giovedì 9 agosto 2018

MESSINA

Al Centro “Camelot” di Messina “Natura e cultura per la difesa dei Monti Peloritani”

di Redazione


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Si è svolta al Camelot, nel Salone dei Cavalieri, sede del Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale Messina Nord, una tavola rotonda sul tema: “Difendiamo i Peloritani, prevenzione ed educazione tra natura e cultura”. Nell’affollato Salone dei Cavalieri del Centro, dopo l’inizio lavori scanditi dal dott. Matteo Allone e i saluti istituzionali fatti dall’assessore Massimiliano Minutoli, si è cercato di comprendere le criticità sia sotto l’aspetto della prevenzione che del metodo.L’evento “incendio” e la sua gestione sono da considerare, un sistema complesso, come ha evidenziato Alessia Muccio già specialista in Sistemi Complessi presso l’ONU: “Tra tutti gli eventi naturali l’incendio boschivo è il più controverso, poiché, a differenza degli altri, può essere anche antropogenico ed inequivocabilmente costituisce un problema di difficile soluzione in quanto ha anche radici culturali assai radicate e l’approccio ad esso è spesso più di tipo emotivo che razionale. Considerarlo convenzionalmente e semplicisticamente solo quale evocazione di distruzione ha, però, portato a pericolose generalizzazioni anche a causa della poca conoscenza dell’ecologia degli incendi. Occorre fare, quindi, una distinzione ben precisa tra: incendi naturali, derivati da eventi naturali quali fulmini, eruzioni vulcaniche, autocombustione, ecc.; incendi prescritti ovvero incendi antropogenici controllati che, opportunamente gestiti, costituiscono uno strumento di utilizzazione sostenibile delle risorse e di conservazione della biodiversità, tanto da essere piuttosto considerati ‘non innaturali’ (Watson, 2001) e incendi antropogenici incontrollati, derivanti da comportamenti dolosi e colposi. La sfida potrebbe essere quella di integrare l’incendio programmato nell’attività di prevenzione”.

Lo scopo del secondo incontro annuale, che si inquadra nella fase pre-operativa, è stato proprio quello di suggerire potenziali linee guida per attuare previsione e prevenzione del rischio incendi boschivi, ed essere di supporto per l’ottimizzazione della forza di spegnimento, determinante per l’efficacia e la tempestività di intervento. E, in tal senso, si sono svolti i contributi di Antonio Rizzo, esperto di Protezione Civile del Comune di Messina, di Riccardo Pagano, dirigente Protezione Civile del Comune di Messina, e di Giovanni Cavallaro, dirigente responsabile del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale di Messina.

La problematica legata agli incendi ha assunto oggi proporzioni drammatiche proprio per questi ultimi. I dati relativi al numero di incendi antropogenici incontrollati è aumentato esponenzialmente tanto da rendere indispensabili specifiche politiche ambientali, sia a livello internazionale che europeo, volte alla previsione ed alla prevenzione. Molto si sta facendo, in tal senso, anche in Italia che ha recepito le direttive europee con l’assunzione di una rigorosa legislazione, con tempi di attuazione, tuttavia, ancora lunghi. Il territorio dei Peloritani per l’alto numero delle variabili climatiche e metereologiche strettamente correlate e di fattori interconnessi (tipi di vegetazione, geografia e geomorfologia, grado di urbanizzazione), per il rischio incendi è una realtà estremamente complessa che difficilmente si presta ad una precisa ed indiscutibile pianificazione. Ciò nonostante dopo il devastante incendio che ha interessato l’area dello Stretto lo scorso anno, si sono attivate sinergie virtuose, con la regia della Prefettura, che hanno consentito grazie anche alle favorevoli condizioni meteo, conseguenze “limitate”.

Giovanni Lombardo, curatore della Rassegna Armonie dello Spirito e autore insieme a Pasquale D’Andrea del volume “Camminare e Raccontare i Peloritani”, ha attenzionato il fattore cultura e conoscenza del territorio. Santino Cannavò presidente Uisp, ha inteso sottolineare l’importanza della responsabilità personale al quale i dirigenti non devono sottrarsi nella gestione della cosa pubblica. Sono intervenuti, inoltre, Giovanni D’Arrigo, presidente di Lega Ambiente dei Peloritani, Rosario Sardella, in rappresentanza della Lipu, Giuseppe Aveni, che in qualità di esperto collabora con la Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mimmo Anastasi, della comunità Faro, Michelangelo Fazio, dell’Associazione Ortogether, e Domenico Interdonato, in rappresentanza di CittadinanzAttiva. Il seminario si è svolto in contemporanea, con un altro evento sempre dedicato alla prevenzione e alla difesa del territorio dagli incendi, organizzato a Caltagirone dal Centro di Educazione Ambientale Onlus, presieduto da Francesco Cancellieri, il quale ha inviato a Messina, un messaggio di saluto a tutti i partecipanti.


 


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