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 venerdì 4 dicembre 2015

ACR MESSINA

La difesa regge, l’attacco non punge e poi...

di Domenico Interdonato


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La difesa regge ma l’attacco non punge, ecco l’estrema sintesi dell’ultimo pareggio fatto in casa dalla corazzata Messina, una squadra nata in corsa, con tanti buoni combattenti ma che dopo una partenza brillante, non riesce più a realizzare reti. L’analisi non lascia scampo, ma la squadra vista in campo contro una buona Juve Stabia, ha dimostrato di saper lottare e di curare bene la fase difensiva, l’innesto di Parisi sta funzionando ma ancora non è stata raggiunta la perfezione. A centrocampo, nella fase di contrasto, il gioco si vede e le squadre avversarie non hanno vita facile nell’impostare il loro gioco. In avanti, le due assenze importanti del brasiliano Gustavo e del portoghese Tavares, hanno contribuito a livellare la forza del team peloritano e purtroppo si segna il passo, bisognerà aspettare ancora per vederli insieme in campo. L’arrivo dell’attaccante Savino Leonetti non ha aggiunto peso in avanti, ci vuole un centrale boa che abbia una stazza fisica possente per il gioco aereo per non subire i contrasti e che, riesca a valorizzare il grande lavoro di movimento di Cocuzza.

In ombra nelle ultime gare il lavoro di Barraco e forse è questo l’effetto scatenante del problema realizzativo, senza le invenzioni e la profondità del numero dieci biancoscudato la squadra soffre. Sabato pomeriggio, contro il Lecce, per fare risultato mister Di Napoli dovrà schierare un Messina equilibrato, attento e pronto a pungere; ma il Messina fa ben sperare, perché non ha ancora subito grosse pause di gioco a parte la sconfitta di Foggia, che in un campionato ci può stare. Le altre novità sono le solite notizie di debiti che emergono dalle nebbie e a cui la nuova società deve fare fronte senza battere ciglio, questa è una situazione che si ripete sempre con le nuove società. Finalmente sono stati banditi i botti dalla curva Sud, una vittoria notevole fatta dalla società con il grande contributo del tifo organizzato, una eccezione si è registrata con il Catania ed è arrivata la solita multa federale.

I campi di allenamento che mancano, ecco la nota dolente, un problema antico che si manifesta maggiormente nel periodo invernale quando il terreno del Celeste diventa un campo di patate causa le abbondanti piogge e l’uso eccessivo. Il problema terreni di gioco da destinare agli allenamenti e alle squadre giovanili deve diventare prioritario, perché i calciatori sono dei professionisti che hanno bisogno di luoghi idonei dove poter lavorare. Bisogna riprendere il dialogo con l’Assessore allo Sport e risolverlo nel breve, studiando possibilità e forme di finanziamento. Per ultimo lascio la nota negativa dello sponsor che non arriva ed è un vero peccato, perché la società merita fiducia e deve essere aiutata da tutti, tifosi e aziende.

Foto di Gabriele Stramandino


 


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