ACR MESSINA
La difesa regge, l’attacco non punge e poi...
di Domenico Interdonato
La difesa regge
ma l’attacco non punge, ecco l’estrema sintesi dell’ultimo pareggio fatto in
casa dalla corazzata Messina, una squadra nata in corsa, con tanti buoni
combattenti ma che dopo una partenza brillante, non riesce più a realizzare
reti. L’analisi non lascia scampo, ma la squadra vista in campo contro una
buona Juve Stabia, ha dimostrato di saper lottare e di curare bene la fase
difensiva, l’innesto di Parisi sta funzionando ma ancora non è stata raggiunta
la perfezione. A centrocampo, nella fase di contrasto, il gioco si vede e le
squadre avversarie non hanno vita facile nell’impostare il loro gioco. In
avanti, le due assenze importanti del brasiliano Gustavo e del portoghese
Tavares, hanno contribuito a livellare la forza del team peloritano e purtroppo
si segna il passo, bisognerà aspettare ancora per vederli insieme in campo. L’arrivo
dell’attaccante Savino Leonetti non ha aggiunto peso in avanti, ci vuole un
centrale boa che abbia una stazza fisica possente per il gioco aereo per non
subire i contrasti e che, riesca a valorizzare il grande lavoro di movimento di
Cocuzza. In ombra nelle ultime gare il lavoro di Barraco e forse è questo l’effetto
scatenante del problema realizzativo, senza le invenzioni e la profondità del
numero dieci biancoscudato la squadra soffre. Sabato pomeriggio, contro il
Lecce, per fare risultato mister Di Napoli dovrà schierare un Messina
equilibrato, attento e pronto a pungere; ma il Messina fa ben sperare, perché
non ha ancora subito grosse pause di gioco a parte la sconfitta di Foggia, che in
un campionato ci può stare. Le altre novità sono le solite notizie di debiti
che emergono dalle nebbie e a cui la nuova società deve fare fronte senza
battere ciglio, questa è una situazione che si ripete sempre con le nuove
società. Finalmente sono stati banditi i botti dalla curva Sud, una vittoria
notevole fatta dalla società con il grande contributo del tifo organizzato, una
eccezione si è registrata con il Catania ed è arrivata la solita multa
federale. I campi di allenamento che mancano, ecco la nota dolente, un problema
antico che si manifesta maggiormente nel periodo invernale quando il terreno
del Celeste diventa un campo di patate causa le abbondanti piogge e l’uso
eccessivo. Il problema terreni di gioco da destinare agli allenamenti e alle
squadre giovanili deve diventare prioritario, perché i calciatori sono dei
professionisti che hanno bisogno di luoghi idonei dove poter lavorare. Bisogna
riprendere il dialogo con l’Assessore allo Sport e risolverlo nel breve,
studiando possibilità e forme di finanziamento. Per ultimo lascio la nota
negativa dello sponsor che non arriva ed è un vero peccato, perché la società
merita fiducia e deve essere aiutata da tutti, tifosi e aziende. Foto di Gabriele Stramandino
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