ACR MESSINA
Con la Paganese… pareggio pesante
di Domenico Interdonato
![alt](public/foto_mini/qq16022016_1.jpg) Una settimana
piena di grandi novità si è conclusa con una partita giocata in maniera
distratta e recuperata con tanta tenacia dalla grinta dei nuovi arrivati, la
precisione di Barisic e la forza di Scardina premiano alla fine il Messina. Il
nuovo Di Napoli inventa una “nuova” difesa, in una squadra che viaggia ad una
media di tre gol subiti a partita nelle ultime gare, non si inventano i
difensori di ruolo. L’unico posto dove non si deve cambiare mai è la difesa, i
sostituti devono essere di ruolo non adattati anche a costo di mettere uno del
settore giovanile “vecchia regola non conosciuta da molti”. Si tira avanti con
un punto e una buona consolazione, gli acquisti sono stati azzeccati, il
pubblico ha apprezzato i nuovi arrivi. Almeno in avanti l’evanescenza si è
trasformata in sostanza ed allora avanti piano, cercando di limitare sempre il
carico di reti subite. Nella scorsa settimana ricordiamo il saluto al grande
Antonio Ghelfi, difensore del mitico Messina “1963” e volato in cielo all’età di
75 anni, poi l’altro saluto ad Alessandro Parisi, che ha deciso di appendere al
chiodo le scarpette. Grazie con un fiore per Antonio e un grazie particolare ad
Alessandro, con la speranza di poter dare ancora un contributo a questa squadra
da dirigente. Domenica di S. Valentino mancata pochi gli innamorati nelle
tribune, ma bisogna insistere la società deve essere aiutata da tutti, le
condizioni meteo hanno distratto tanti tifosi, ma il nocciolo duro era presente
ed ha sostenuto la squadra fino all’ultimo. La prossima gara si svolgerà a
Matera e anche qui sarà una battaglia, adesso le società si sono tutte
rinforzate e nessuno più vuole sprecare nulla, il Messina fortunatamente ha
accumulato una buona dote di punti che gli permettono ancora una certa
tranquillità, certo i tanti goal subiti fanno riflettere tanto, il reparto
arretrato è quello dove dovrà lavorare sodo mister Di Napoli. La considerazione
finale è questa: Giocare su un terreno spelacchiato ed al limite del decoro non
è facile, soprattutto per calciatori come Tavares e Gustavo, ma purtroppo
questo passa il convento ed allora, andiamo avanti con la speranza di creare
fin dal prossimo anno, anche a Messina un decoroso centro sportivo con almeno
cinque campi in erba, dove far allenare la prima squadra e poter far crescere i
nostri giovani talenti.
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