EUROPEI DI CALCIO
Italia, una vittoria che manca da troppo tempo
di Marco Lo Faro
Purtroppo si è
conclusa l’avventura degli Azzurri agli Europei di calcio di questi giorni,
sconfitti ai rigori dalla Germania. Duole ammetterlo, ma la Nazionale Tedesca
vanta un palmarès più ampio rispetto a quello della Nazionale Italiana: se è
vero che hanno conquistato entrambe quattro Coppe del mondo, è anche vero che i
tedeschi sono stati 3 volte campioni d’Europa, mentre gli italiani solo una
volta. Dobbiamo infatti tornare indietro al 1968 per vedere l’Italia sul tetto
d’Europa, alla terza Edizione di questo evento nato nel 1960. L’Edizione del
1968 si gioca proprio in Italia ed è organizzata in modo molto differente
rispetto agli Europei odierni. Basti pensare che mentre oggi alla fase finale
accedono (previa qualificazione) 24 squadre, all’epoca le squadre che
arrivavano in questa fase erano solo 4. Praticamente si giocavano solo 2
semifinali e le 2 finali. Nella sua semifinale, disputata il 5 giugno a Napoli,
l’Italia del C.T. Valcareggi non va oltre lo 0-0 ai supplementari contro l’Unione
Sovietica. Rigori? No! Per quanto oggi possa sembrare assurdo in caso di parità
protratta anche al termine dei tempi supplementari la squadra vincitrice veniva
decretata... col lancio di una monetina! (La risoluzione degli incontri tramite
i calci di rigore sarà inventata in Germania nei primissimi anni ‘70 e in
seguito adottata anche da FIFA e UEFA).
L’Italia, che aveva scelto “testa”,
viene premiata dalla fortuna e riesce ad accedere alla finale più importante. L’8
giugno vanno in scena all’Olimpico di Roma le 2 finali, una dopo l’altra. L’Inghilterra
si aggiudica il terzo posto battendo i sovietici per 2-0. L’Italia affronta la
Jugoslavia, vincitrice dell’altra semifinale (1-0 sugli inglesi). Anche in
questo caso i tempi supplementari non bastano per vedere una squadra prevalere
sull’altra (1-1). Ma far decidere addirittura la vincitrice del trofeo alla
solita monetina sarebbe stato forse eccessivo anche a quei tempi, e il
regolamento prevede che in questo caso la finale si debba ripetere. Il 10
giugno a Roma, a soli 2 giorni di distanza dalla partita precedente, la nostra
Nazionale di calcio riesce ad imporsi sulla Jugoslavia per 2-0. Così quell’Italia,
formata da grandi campioni come Zoff, Facchetti, Mazzola, Rivera e Riva
conquistava questo Trofeo che, manca da troppo tempo.
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