Lo
avevo scritto nel precedente articolo che sarà dura inserirsi bene in questo
campionato, l’approssimazione e i tre cambiamenti tecnici peseranno come un
macigno per l’intero campionato, ormai, la piazza messinese si è abituata a
soffrire e tutti sperano che il momentaccio passi in fretta. Lunedì, in diretta
sulla RAI, non abbiamo fatto cattiva figura, fino al pareggio siamo stati
bravi, poi, il passaggio sballato e smarcante in area di Maccarrone ha reso
semplice la vittoria del Foggia, che era venuto qui a farsi una passeggiata, ma
ha trovato un campo ostico e calciatori duri ad arrendersi che hanno combattuto,
fino all’ultimo minuto.
Quattro
punti in cinque gare è una media da retrocessione e per avere una difesa
quadrata, a livello Lega Pro, bisognerà aspettare oltre un mese con il recupero
di Rea e, poi, la messa a regime del reparto. Cosa bisognerà fare, allora?
Mantenere la calma e seguire il bravo mister Marra che, da giocatore “prima” e “adesso”
da allenatore, sapeva di andare ad allenare in una realtà importante, ma
estremamente difficile: adesso a lui il compito di continuare.
La
squadra si è mossa bene a parte le due “papere” difensive, forse il reparto
migliore è stato l’attacco e Pozzebon vice capocannoniere del girone che ha
realizzato una rete splendida, in campo è stato un bravo capitano assieme al
suo sosia biondo e compagno di reparto Milinkovic. Dopo cinque gare, quattro
reti segnate dal cannoniere dell’“ACR”
Messina Pozzebon, bravo e concreto in certe occasioni, ma un pochino egoista e
innamorato del pallone in altre, quindi un buon bottino, ma che avrebbe potuto
essere migliore.
Bene
hanno giocato Akrapovic, centrocampista sacrificato in difesa e sinistro
naturale, i suoi cross dal fondo sono stati poco sfruttati, ma molto belli: il
ragazzo sta crescendo e merita la riconferma. Bravo il portiere che doveva
essere il primo ad essere ceduto e, quindi, sbarcare su altri lidi, ma che poi
è rimasto ed ora ha ripreso il suo posto in squadra, si spera confermi questa
sua forma e non ripeta gli incidenti di percorso dello scorso anno.
Degno
di nota, l’operato della terna arbitrale capitanata dall’arbitro Amoroso di
Paola e ben supportata dai due assistenti di linea. Adesso, l’attenzione passa
alla gara contro le Aquile calabresi di domenica 25 settembre, dove si spera di
colorare, con una bella gara e un buon risultato, questo settembre nero dell’“ACR” Messina.
Guardando
oltre il campionato, l’attesa sta crescendo attorno alle notizie del passaggio
di mano dell’“ACR” al Gruppo Proto,
non sarà una cessione facile, ma in giro i tifosi se lo augurano tutti, con la
speranza che il cambiamento porti più tranquillità all’ambiente e i giusti
stimoli per ripartire.
Sugli
spalti si sta vedendo solo il nocciolo duro del tifo che si sta sbriciolando
partita dopo partita, in una città dove tutto diventa difficile o superfluo,
come inaugurare l’inizio stagione con una bella amichevole in notturna ad
agosto o presentare la squadra ai tifosi, queste, ormai, sono occasioni perse, adesso,
pensiamo all’eterna emergenza da affrontare, che è la partita che verrà.