LEGA PRO
L’ACR Messina continua la striscia positiva, ma non decolla
di Domenico Interdonato
La
voglia di vincere e superare la “Fidelis” Andria è andata a sbattere con la
brutta realtà del terreno di gioco dal fondo fangoso e usurato dai continui
allenamenti e che, alla fine, ha favorito l’Andria. È stata una gara in salita
e faticosa; il Messina ha giocato e sofferto, poi, nel secondo tempo, mister
Lucarelli ha sistemato meglio la difesa liberando sulla fascia destra Grifoni
e, allora, si è visto più gioco. La squadra è questa: ha dei limiti, ma ha
scoperto un buon condottiero con le idee chiare e tanta grinta; alla fine,
vedere giocare l’“ACR” non è male, i calciatori corrono e s’impegnano, crossano
dal fondo reggono i ritmi partita fino a fine gara e, soprattutto, sono concentrati
e limitano le proteste.
Però,
peccato vedere vanificata la tecnica su un campo di patate, lo si sapeva che
una squadra professionistica ha bisogno di un centro sportivo, la “casa” dove
allenarsi e far crescere i giovani calciatori delle squadre minori, con almeno
cinque campi di calcio, quattro in erba e uno in sintetico. A Messina, il
centro sportivo non è mai stato realizzato, anzi forse l’“ACR” Messina non ha
avuto neanche la sede sociale di proprietà, in diversi lo hanno sbandierato… “faremo,
faremo”, ma le varie proprietà, alla fine, non hanno mai realizzato nulla di
concreto.
Adesso,
la società sta correndo ai ripari con la sistemazione del vecchio ed
arrugginito Stadio “Celeste”, chiederanno la concessione pluriennale per la
creazione del manto erboso in sintetico, ma, conoscendo la burocrazia indigena,
le speranze di una conclusione veloce e positiva sono ridotte al lumicino. Nel
frattempo, la proposta di acquisto del Gruppo “Proto” è stata rigettata con una
semplice mail, senza accettare il tavolo delle trattative come si usa fare,
evidentemente l’offerta è stata considerata dalla proprietà insufficiente.
Si
continua a navigare a vista, con il nocciolo duro dei tifosi che non approva,
ma tifa e sostiene la squadra. La scorsa domenica erano circa duemila, lo
scollamento c’è e si sente nell’aria, ma questa è la realtà di un campionato
che tutti noi ci auguriamo di concludere senza affanni, cercando di mantenere
la categoria. L’unico a godere di un momento felice è il bomber Pozzebon,
attuale vice cannoniere del girone, con sette reti, domenica ha realizzato il
rigore con freddezza ed ha mancato la zampata vincente per far vincere il
Messina e incrementare il suo bottino personale.
Domenica
si andrà ad Agrigento per cercare di fare punti con l’ex mister Lello Di
Napoli, ma non sarà facile, poi l’incontro mercoledì 23 di Coppa Italia a
Taranto e, ancora, il turno in casa contro il Fondi, mentre la società “ACR”
Messina comunica il nuovo organigramma ufficiale.
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