CALCIO
L’ACR Messina pareggia e Lucarelli mantiene l’imbattibilità
di Domenico Interdonato
L’“ACR”
Messina resta impantanata nel fondo fangoso del “Franco Scoglio” e mister
Lucarelli non perde l’imbattibilità, un punticino che muove la classifica
targato Giuseppe Capua, l’attacco non segna e, allora, arriva una rete
scaturita da una bella azione di gioco e realizzata da un centrocampista. Il
goleador biancoscudato Pozzebon s’impegna, si muove bene, ma non riesce più a
bucare le difese avversarie, palloni in area ne arrivano, ma la lucidità e la
cattiveria che produce la zampata vincente manca. Il dialogo rapido con
Milinkovic non si vede più, ci eravamo abituati a vedere due attaccanti che
parlavano la stessa lingua, ma, lentamente, questo dialogo si è rarefatto,
domenica hanno giocato entrambi, ma lontani e alcune volte Milinkovic, dopo il
primo passaggio, non ha accompagnato l’azione fino alla conclusione.
Nella
gara contro il Fondi sono mancati i due pilastri del centrocampo peloritano,
Mancini e Musacci entrambi infortunati, un bel regalo che il Fondi ha
dimostrato di gradire, in una gara spigolosa, con il record di ammoniti
prodotto dal signor Davide Miele di Torino. Le squadre in campo si sono battute
bene con grande agonismo e fisicità e, alla fine, si sono equivalse; di
positivo si sta notando una buona sistemazione in campo della linea difensiva,
contro il Fondi un micidiale rimpallo causato da un terreno di gioco disastrato
che ha prodotto la frittata pareggio. Dopo la gara di Melfi, l’“ACR” tornerà al
“Franco Scoglio” la sera di martedì 6 dicembre alle ore 20.45. Contro la
corazzata Lecce, la società cerca di fermare l’esodo dei tifosi dallo stadio
proponendo un’interessante offerta agli studenti universitari.
Il
team di Lucarelli ritorna al glorioso Giovanni Celeste, ancora si parla della
convenzione per la realizzazione del manto erboso in sintetico, sono anni di
parole, ma alla fine nessuno ha mai fatto nulla, nessuno si è impegnato per
risolvere l’annoso problema del campo di allenamento. Le previsioni sono tristi
perché sarà difficile risolvere il problema, ma, sicuramente, si potrà lavorare
per l’anno prossimo, basta rispolverare le precedenti richieste, vedere dove si
sono arenate e se serve riformularne un’altra, tenere sempre informata la
stampa sugli sviluppi e sugli accordi con il Comune di Messina e provarci:
luglio 2017 è vicino.
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