venerdì 28 settembre 2018
DICCI LA TUA
Disastro RAM 2014: la rabbia nel mela è ancora tanta
di Redazione
Sui
muri della Valle del Mela, questa mattina, si legge “27/09/14, la Valle del
Mela non dimentica – #fuoridaipolmoni#fermiamoli”. La data si riferisce all’incidente
– verificatosi all’interno degli impianti della Raffineria di Milazzo – in cui
prese fuoco una delle cisterne bruciando per giorni centinaia di migliaia di
litri di virgin nafta, materiale altamente tossico e pericoloso (a causa del
rischio di esplosione) per l’intera comunità della Valle del Mela. Oggi, a
quattro anni di distanza, gli abitanti del territorio lottano in modo sempre
più capillare ed organizzato contro lo sfruttamento, il sottosviluppo e il
dolore provocati delle industrie, che tanta ricchezza estraggono, ma che poco o
nulla lasciano sul territorio, se non lavoro sempre più precario, malattia e
devastazione. Quella scritta sui muri, oggi, è la promessa che la Valle del
Mela lotterà fino a quando sarà fatta giustizia e il futuro tornerà – strappato
dalle mani di azionisti senza scrupoli – a essere determinato dai suoi
abitanti. Solo qualche mese fa, la RAM riversava in mare decine di migliaia di
litri di prodotto petrolifero, mentre dieci giorni da adesso una colonna di
fumo nero si è alzata dalla torcia della RAM avvelenando le comunità della
Valle del Mela. Ancora una volta, la comprensibile paura e la legittima rabbia
della gente sono state derise dagli inaccettabili tentativi dei sindaci di San
Filippo e Milazzo e dei dirigenti dell’Arpa stessa di minimizzare l’accaduto,
sostenendo l’assenza di un rischio di disastro ambientale.
Ovviamente,
questi signori non hanno detto che la procedura di sicurezza, benché abbia
evitato pericoli immediati, ha determinato la combustione degli idrocarburi in
torcia rilasciando in atmosfera sostanze che negli anni si trasformeranno, come
già accade, in madri, padri, sorelle e amici seppelliti al cimitero. Il 12
ottobre 2018 inizierà il primo grande processo alla Raffineria di Milazzo, tra
i pesanti capi d’accusa quello di disastro colposo, avendo devastato il
territorio e le vite nella Valle del Mela. Noi crediamo solo nell’impegno, nella
dedizione e in tutte le azioni di lotta messe in campo dalle donne e dagli
uomini della Valle del Mela che si organizzano nei movimenti, comitati e
associazioni. Pertanto, accanto a tutte le pratiche di lotta, tale processo, va
seguito con tutta l’attenzione che il movimento e il popolo, informato e
organizzato, sanno esercitare. Per questo, invitiamo tutte e tutti a
partecipare al presidio che si terrà di fronte al Tribunale di Barcellona il 12
ottobre prossimo.
|