FESTIVAL DEL LAVORO
Global Compact: 40mila immigrati l’anno fino al 2060: fabbisogno dell’Italia per abbassare i costi della sanità
di Redazione
“È folle pensare che ci possa essere una guerra
tra lavoratori italiani e lavoratori migranti. Per questo, Bologna ha
annunciato l’adesione, assieme a Lampedusa, al Global Compact, la call delle
Nazioni Unite per creare principi
internazionali di etica e rispetto nel mondo del lavoro: siamo le prime due città a farlo”. Così, Marco
Lombardo, assessore al lavoro di Bologna, è intervenuto a
Nobìlita, il festival del lavoro a Bologna. Lombardo ne ha discusso ieri con
gli ambasciatori della Tunisia e del Marocco: “Il governo non ha aderito al
Global Compact e non ne vuole nemmeno parlare
– continua – mentre tutti i paesi europei
ne stanno discutendo. Non si tratta di aprire una strada a tutta l’immigrazione, al contrario si tratta di creare un
sentiero legale di inserimento per queste
persone, per rispondere al fabbisogno del mondo del lavoro e riconoscere le
competenze dei migranti”.
La
direzione va creata giorno per giorno e lo spiega Chris Richmond N’zi, il
creatore dell’app Mygrants: “Il tema dell’immigrazione esiste da sempre e
non sparirà a breve, nel 2035, gli africani in età lavorativa saranno più di
quelli di tutto il mondo. Si sa per certo che per avere un 20% di riduzione dei costi della sanità l’Italia
dovrebbe inserire 40.000 immigrati l’anno fino al 2060 (dati della Ragioneria Generale dello Stato), ma
non sta accadendo: è ovvio che la selezione deve essere fatta da entrambe le parti e grazie a
strumenti digitali, quali Blue Card e Start Up Visa, utilizzati poco in Europa
e malissimo in Italia, si potrebbe scoprire un talento molto più facilmente.
Per ora, l’accoglienza italiana non
funziona”.
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