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 domenica 31 marzo 2019

VICENZA

Roma – Abu Dhabi – Casablanca – Parole comuni tra cattolici e musulmani intorno al mediterraneo

di Redazione


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Una nuova pagina nella storia del dialogo tra Cristianesimo e Islam”: ha definito, così, Papa Francesco, al suo ritorno, il viaggio negli Emirati Arabi, dove insieme al grande imam della Moschea di Al-Azhar (Cairo, Egitto), Ahmad Muhammad al-Tayyib, ha sottoscritto il “Documento sulla fratellanza umana”, che si pone sulla linea della dichiarazione conciliare “Nostra Aetate” sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane. Nelle religioni, ci sono parole comuni e, oggi più che mai, è doveroso riscoprirle per porle a fondamento di un nuovo e più costruttivo dialogo”, dice padre Gino Faccioli, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Santa Maria di Monte Berico”, di Vicenza. Una di queste parole è pace, e passa attraverso la condanna di tutti i terrorismi, che è uno dei punti essenziali del Documento. Un testo che va divulgato ad ampio raggio, nelle comunità cristiane e in quelle musulmane. Per questo, l’ISSR di Monte Berico, il centro culturale San Paolo, il Centro studi “Presenza Donna” e la Diocesi di Vicenza, con il patrocinio del Comune e della Provincia, hanno inteso promuovere un incontro di conoscenza del Documento, a due mesi esatti dalla firma, ma sarà anche un momento aggregativo, nella consapevolezza che la condivisione del cibo è veicolo di buone relazioni e amicizia. Non mancherà il riferimento al viaggio apostolico in Marocco di papa Francesco del 30 e 31 marzo.

L’appuntamento con “Roma – Abu Dhabi – Casablanca. Parole comuni tra cattolici e musulmani intorno al Mediterraneo” è per giovedì 4 aprile, alle ore 18.30, nell’Auditorium dell’ISSR, Santa Maria di Monte Berico (viale Cialdini 2 – Vicenza). La preghiera iniziale sarà affidata al Centro Culturale Islamico “Ettawba” e al coro dei “Cantori di Santomio”. Seguirà una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Romina Gobbo, alla quale interverranno la docente Renata Bedendo, il presbitero diocesano don Gianluca Padovan, e gli imam Yassine Lafram e Yahya Pallavicini. Si concluderà con un momento conviviale.

BIOGRAFIE DEI RELATORI

Renata Bedendo

Laureata in lingua e cultura araba a Venezia. Licenziata in Teologia alla Pontificia Università del Laterano. È membro del Consiglio di Presidenza del CTI (Coordinamento Teologhe Italiane). Socia di ESWTR “European Society of Women in Theological Research”. È stata tra i fondatori del CADR (Centro Ambrosiano di Documentazione per le Religioni). È membro della Commissione Diocesana per l’Ecumenismo e il Dialogo di Milano. Ha collaborato con l’Università Statale di Milano, ed è docente di islam all’Issr “San Pietro Martire” di Verona. Ha vissuto in diversi paesi arabi e si occupa da sempre di dialogo islamo-cristiano, in particolare con le donne.

Don Gianluca Padovan

Vice delegato vescovile per il dialogo interreligioso della diocesi di Vicenza, e collaboratore pastorale Unità pastorale “Riviera”. Inoltre, è membro del gruppo CEI per il dialogo con l’Islam all’interno dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso. Don Gianluca vanta un bacellierato in teologia presso la Facoltà Teologica del Triveneto e un bacellierato in Missiologia alla Pontificia Università Urbaniana di Roma, dove ha anche conseguito la licenza in Missiologia, con specializzazione “Missione e religioni”. Attualmente è dottorando in Missiologia, sempre all’Urbaniana, con una tesi sulle reciproche influenze tra Giudaismo, Cristianesimo e Islam, nell’interpretazione del sacrificio del figlio di Abramo.

Yassine Lafram

Originario di Casablanca, in Marocco, è in Italia dal 1988 e cittadino italiano dal 2016. Laureato in Lettere e Filosofia, vive a Bologna. Sposato, tre figli. Presidente nazionale UCOII, Unione delle Comunità Islamiche Italiane. Stretto il suo legame con l’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, col quale ha più volte partecipato a iniziative per il dialogo interreligioso tra cristiani, musulmani ed ebrei.

Yahya Sergio Yahe Pallavicini

Yahya Sergio Yahe Pallavicini è un cittadino italiano di religione islamica, figlio di madre giapponese e dello shaykh Abd al Wahid Pallavicini, il primo italiano convertito all’Islam (sufi), forte sostenitore del dialogo tra le religioni, mancato il 12 novembre 2017. Yahya è imam della Moschea al-Wahid di Milano e presidente della Coreis, Comunità religiosa islamica italiana, fondata dal padre negli anni Novanta. Dal 2006, è consigliere del Ministero dell’Interno nella Consulta per l’Islam italiano e presidente del Consiglio ISESCO per l’educazione e la cultura in Occidente. Autore di libri significativi sull’Islam.

Romina Gobbo

Giornalista freelance, con testate di riferimento Avvenire, Credere, Jesus, Famiglia Cristiana. Si occupa da anni di Islam, con particolare riferimento alla condizione della donna e al dialogo islamo-cristiano.

Cantori di Santomio

Il coro polifonico, con sede a Malo (Vicenza), fondato nel 1967 dal maestro Piergiorgio Righele, e, attualmente, diretto dal maestro Nicola Sella, ha di recente festeggiato i 50 anni di attività, con un concerto al Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 2014, è stato ingaggiato dal Festival Biblico di Vicenza, alla X Edizione, per la prima esecuzione assoluta delle “Tre Meditazioni” del compositore Jorge A. Bosso. Nell’ottobre 2016, ha proposto la prima iniziativa mirata a un dialogo, in musica, tra la cultura cristiana e quella musulmana, organizzando nel Salone d’Onore di Palazzo Chiericati il concerto “Musica di pace – Concerto di poesie sacre dell’Islam e musica della tradizione cristiana”, in collaborazione con il Centro Culturale Islamico “Ettawba” e con il Centro Ecumenico Eugenio IV. Il suo repertorio comprende tutti gli aspetti più significativi della letteratura corale, con proposte di programmi monografici sul canto gregoriano, la musica sacra del Cinquecento e del Seicento, il madrigale, la Chanson e il Lied, le composizioni del Novecento e contemporanee.

Centro Culturale Islamico “ETTAWBA” di Vicenza

Il Centro Culturale Islamico “Ettawba” di Vicenza, il più grande della Provincia, da anni è un punto di riferimento per la comunità islamica di tutto il Veneto. Aperto a tutti, funge da luogo di incontro, di soluzione dei problemi della comunità, di preghiera e di studio per i musulmani. Frequentemente, si fa promotore di eventi sociali e di pubblica discussione, che coinvolgono molte altre associazioni di tipo culturale e religioso, finalizzati al dialogo, alla reciproca comprensione e rispetto interreligioso. L’attuale direttore è Rom Abderahim.


 


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