VICENZA
Roma – Abu Dhabi – Casablanca – Parole comuni tra cattolici e musulmani intorno al mediterraneo
di Redazione
“Una nuova pagina nella storia del dialogo
tra Cristianesimo e Islam”: ha definito, così, Papa Francesco, al suo
ritorno, il viaggio negli Emirati Arabi, dove insieme al grande imam della Moschea
di Al-Azhar (Cairo, Egitto), Ahmad Muhammad al-Tayyib, ha sottoscritto il “Documento
sulla fratellanza umana”, che si pone sulla linea della dichiarazione
conciliare “Nostra Aetate” sulle relazioni della Chiesa con le religioni non
cristiane. “Nelle religioni, ci sono
parole comuni e, oggi più che mai, è doveroso riscoprirle per porle a
fondamento di un nuovo e più costruttivo dialogo”, dice padre Gino
Faccioli, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Santa Maria
di Monte Berico”, di Vicenza. Una di queste parole è pace, e passa attraverso
la condanna di tutti i terrorismi, che è uno dei punti essenziali del
Documento. Un testo che va divulgato ad ampio raggio, nelle comunità cristiane
e in quelle musulmane. Per questo, l’ISSR di Monte Berico, il centro culturale
San Paolo, il Centro studi “Presenza Donna” e la Diocesi di Vicenza, con il
patrocinio del Comune e della Provincia, hanno inteso promuovere un incontro di
conoscenza del Documento, a due mesi esatti dalla firma, ma sarà anche un
momento aggregativo, nella consapevolezza che la condivisione del cibo è
veicolo di buone relazioni e amicizia. Non mancherà il riferimento al viaggio
apostolico in Marocco di papa Francesco del 30 e 31 marzo.
L’appuntamento
con “Roma – Abu Dhabi – Casablanca. Parole comuni tra cattolici e musulmani
intorno al Mediterraneo” è per giovedì 4 aprile, alle ore 18.30, nell’Auditorium
dell’ISSR, Santa Maria di Monte Berico (viale Cialdini 2 – Vicenza). La
preghiera iniziale sarà affidata al Centro Culturale Islamico “Ettawba” e al
coro dei “Cantori di Santomio”. Seguirà una tavola rotonda, moderata dalla
giornalista Romina Gobbo, alla quale interverranno la docente Renata Bedendo,
il presbitero diocesano don Gianluca Padovan, e gli imam Yassine Lafram e Yahya
Pallavicini. Si concluderà con un momento conviviale.
BIOGRAFIE
DEI RELATORI
Renata Bedendo
Laureata
in lingua e cultura araba a Venezia. Licenziata in Teologia alla Pontificia
Università del Laterano. È membro del Consiglio di Presidenza del CTI
(Coordinamento Teologhe Italiane). Socia di ESWTR “European Society of Women in Theological Research”. È
stata tra i fondatori del CADR (Centro Ambrosiano di Documentazione per le
Religioni). È membro della Commissione Diocesana per l’Ecumenismo e il Dialogo
di Milano. Ha collaborato con l’Università Statale di Milano, ed è docente di
islam all’Issr “San Pietro Martire” di Verona. Ha vissuto in diversi paesi
arabi e si occupa da sempre di dialogo islamo-cristiano, in particolare con le
donne.
Don Gianluca Padovan
Vice
delegato vescovile per il dialogo interreligioso della diocesi di Vicenza, e
collaboratore pastorale Unità pastorale “Riviera”. Inoltre, è membro del gruppo
CEI per il dialogo con l’Islam all’interno dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo
e il Dialogo Interreligioso. Don Gianluca vanta un bacellierato in teologia
presso la Facoltà Teologica del Triveneto e un bacellierato in Missiologia alla
Pontificia Università Urbaniana di Roma, dove ha anche conseguito la licenza in
Missiologia, con specializzazione “Missione e religioni”. Attualmente è
dottorando in Missiologia, sempre all’Urbaniana, con una tesi sulle reciproche
influenze tra Giudaismo, Cristianesimo e Islam, nell’interpretazione del
sacrificio del figlio di Abramo.
Yassine Lafram
Originario
di Casablanca, in Marocco, è in Italia dal 1988 e cittadino italiano dal 2016.
Laureato in Lettere e Filosofia, vive a Bologna. Sposato, tre figli. Presidente
nazionale UCOII, Unione delle Comunità Islamiche Italiane. Stretto il suo
legame con l’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, col quale ha più volte partecipato
a iniziative per il dialogo interreligioso tra cristiani, musulmani ed ebrei.
Yahya Sergio Yahe Pallavicini
Yahya
Sergio Yahe Pallavicini è un cittadino italiano di religione islamica, figlio
di madre giapponese e dello shaykh Abd al Wahid Pallavicini, il primo italiano
convertito all’Islam (sufi), forte sostenitore del dialogo tra le religioni,
mancato il 12 novembre 2017. Yahya è imam della Moschea al-Wahid di Milano e
presidente della Coreis, Comunità religiosa islamica italiana, fondata dal
padre negli anni Novanta. Dal 2006, è consigliere del Ministero dell’Interno
nella Consulta per l’Islam italiano e presidente del Consiglio ISESCO per l’educazione
e la cultura in Occidente. Autore di libri significativi sull’Islam.
Romina Gobbo
Giornalista
freelance, con testate di riferimento Avvenire, Credere, Jesus, Famiglia
Cristiana. Si occupa da anni di Islam, con particolare riferimento alla
condizione della donna e al dialogo islamo-cristiano.
Cantori di Santomio
Il
coro polifonico, con sede a Malo (Vicenza), fondato nel 1967 dal maestro
Piergiorgio Righele, e, attualmente, diretto dal maestro Nicola Sella, ha di
recente festeggiato i 50 anni di attività, con un concerto al Teatro Olimpico
di Vicenza. Nel 2014, è stato ingaggiato dal Festival Biblico di Vicenza, alla X Edizione, per la prima esecuzione
assoluta delle “Tre Meditazioni” del compositore Jorge A. Bosso. Nell’ottobre
2016, ha proposto la prima iniziativa mirata a un dialogo, in musica, tra la
cultura cristiana e quella musulmana, organizzando nel Salone d’Onore di
Palazzo Chiericati il concerto “Musica di pace – Concerto di poesie sacre dell’Islam
e musica della tradizione cristiana”, in collaborazione con il Centro Culturale
Islamico “Ettawba” e con il Centro Ecumenico Eugenio IV. Il suo repertorio
comprende tutti gli aspetti più significativi della letteratura corale, con
proposte di programmi monografici sul canto gregoriano, la musica sacra del
Cinquecento e del Seicento, il madrigale, la Chanson e il Lied, le composizioni
del Novecento e contemporanee.
Centro Culturale Islamico “ETTAWBA” di
Vicenza
Il
Centro Culturale Islamico “Ettawba” di Vicenza, il più grande della Provincia,
da anni è un punto di riferimento per la comunità islamica di tutto il Veneto.
Aperto a tutti, funge da luogo di incontro, di soluzione dei problemi della
comunità, di preghiera e di studio per i musulmani. Frequentemente, si fa
promotore di eventi sociali e di pubblica discussione, che coinvolgono molte
altre associazioni di tipo culturale e religioso, finalizzati al dialogo, alla
reciproca comprensione e rispetto interreligioso. L’attuale direttore è Rom
Abderahim.
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