PALERMO
L’appello di Fratel Biagio all’Italia
di Redazione
 Carissima
e amata terra d’Italia, non è giusto, la Nazione d’Italia non deve abbandonare i
suoi figli e i figli di altri popoli. Ricordati e sappi che anche noi italiani siamo
emigranti in tutto il mondo, non ci hanno chiuso le porte. Perché adesso l’Italia,
che è stata sempre aperta, sensibile, accogliente, decide di chiudere le porte,
il cuore? L’Italia non merita questo ingiusto comportamento, non possiamo dare questo
cattivo esempio, per scongiurare che altri Stati possono anche loro indurire il
cuore. Italia sei sempre stata un prezioso esempio di umanesimo, non abbandonare
i più deboli, i più indifesi. Ti prego, in nome del Buon Dio, per tutte le religioni
e anche per chi non è religioso, ma è per una vera giustizia, salviamo e, così,
regolarizziamo chi è in Italia da tempo, da anni vive in terra d’Italia, hanno contribuito,
non li rendiamo clandestini e così perseguitarli.
E
non condanniamo e non giudichiamo, scoraggiando chi si prende cura di loro. Attenzione!
non seminiamo paure, terrore (non a una nuova apartheid). L’Africa nella storia
ha subito tantissime ingiustizie, l’Asia e tutto il mondo, non si può pensare di
vedere e di fare riconoscere un’Italia dittatoriale e tirannica. Abbandonare gli
immigrati a se stessi è un tentato omicidio, un tentato suicidio, una vera ingiustizia
con le conseguenze di un aumento dei clandestini, dei senzatetto, della delinquenza,
della violenza. Per paura, sconforto possono cadere nelle mani della delinquenza,
della malavita, della mafia. Il sentirsi emarginati, esclusi può trasformarli in
schegge impazzite, rischiano di cadere ed entrare nelle mani del terrorismo. Italia
ravvediti e rivedi tutto con amore e vera umanità per continuare ad essere una terra
ospitale.
Una
grande ingiustizia si sta compiendo nei confronti di un carissimo fratello della
Missione. Si chiama Paul, vive in Missione da oltre 10 anni e ha sempre vissuto
con grande spirito di servizio, di generosità e di onestà. In Africa, nel suo Paese
di origine, era un idraulico e, a Palermo, ha donato il suo servizio a tutti i fratelli
della Missione. Ha riparato impianti idraulici abbandonati all’incuria da decenni,
ha aiutato tanti fratelli italiani e stranieri che dormivano per strada. Ha riparato
i bagni della grande casa che è la Missione.
Si è reso sempre amico di tutti. Adesso, un provvedimento che non capiamo
vorrebbe ESPELLERLO dall’Italia. Fratel Biagio con una sofferenza grande si è messo
accanto a Paul e non vuole lasciarlo neanche un momento. Paul è stato invitato a
mettere la firma presso la Polizia di Brancaccio come uno che ha commesso un reato.
Fratel Biagio gli starà accanto a tutti i costi.
Fratel Biagio – Missione di Speranza
e Carità
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