MOTORI
Bain & Company racconta il legame tra l’auto e i millennials
di Sergio Lanfranchi
 Per
i millennials (così come vengono definiti i giovani nati tra il 1984 e il 1995),
l’auto non rappresenta una priorità, ma se proprio non se ne può fare a meno la
preferenza cade sulle auto elettriche: è questa la tendenza dei millennials di
Italia, Germania e Regno Unito secondo un’indagine sul rapporto tra le nuove
generazioni e la mobilità realizzata da Bain e Company, società di
consulenza strategica leader in Italia, particolarmente attenta alle tematiche
dei millennials.
Il contesto economico dei millennials
di oggi
Per
ventenni e trentenni di oggi, che rappresentano il 16% della popolazione
italiana, sembrerebbe che l’auto non rientri più nei desideri primari. Il
fenomeno, però, è da contestualizzare all’interno di uno scenario
socio-economico ben preciso: i millennials hanno approcciato la vita adulta con
un PIL pro-capite che, in Italia, si è ridotto dello 0,4% medio, con la
conseguenza che i giovani di oggi hanno a disposizione il 17% in meno del
reddito reale che, invece, aveva la generazione X (i nati tra il 1970 e il
1983). Il contesto economico difficile li porta a concentrarsi su altre
necessità, come il risparmio, le spese quotidiane, le vacanze e l’acquisto di
una casa, mentre l’acquisto di un’automobile è solo al quinto posto nella to do
list dei millennials. Insomma, visto il contesto economico, l’auto sembra non
essere più top-of-mind. La medesima ricerca evidenzia che tra il 2001 e il 2017
le patenti B sono diminuite del 25%, e che tra il 2008 e il 2017 le
immatricolazioni di vetture intestate a giovani tra i 18 e i 29 anni si sono
addirittura dimezzate.
L’auto come una commodity
Non
siamo chiaramente alla fine della mobilità su quattro ruote per i millennials,
ma solo a un cambiamento di paradigma: i giovani pensano all’auto come a
qualcosa di essenziale, un semplice mezzo di trasporto; poco più che una
commodity. Si è rotto il rapporto empatico che un neo-diciottenne aveva anni fa
con l’auto.Resta
un mezzo necessario – positivo e concreto – per compiere uno spostamento da un
punto A ad un punto B. Chi vive distante dalle grandi città e non può disporre
di mezzi pubblici e di servizi di condivisione efficienti, considera l’auto un
bene tuttora necessario ed essenziale, e ci vorrà molto tempo prima di
invertire questa attitudine. Di contro, rinunciare all’auto è la prima
tentazione per chi vive nelle metropoli, perché al costo dell’auto deve
aggiungere il costo per l’uso dell’auto: parcheggi, traffico, danni, multe. In
questi casi, l’interesse ricade sul car sharing, che piace al 55% degli
intervistati.
L’interesse verso la mobilità
sostenibile
Più
generalmente, i millennials guardano con molto interesse alle auto a basso
impatto ambientale, che permettono, tra l’altro, la libera circolazione nei
centri storici, ormai quasi tutti off limits. Attenzione, però: se tanti
giovani approvano l’idea di una vettura che inquina di meno, molti vincolano l’eventuale
acquisto di un’auto elettrica alla presenza di forti incentivi che riducano il
prezzo di listino. “L’innovazione resta
la chiave del futuro delle quattro ruote – conclude l’indagine di Bain e
Company –. I millennials torneranno a considerare seriamente le automobili quando
l’aspetto competitivo ed emozionale di
una vettura sarà completato da concretezza e praticità”. Per un
approfondimento sulla ricerca e per contatti, si rimanda all’ufficio Media
Relations di Bain e Company (giulia.zanichelli@bain.com). Link all’autore
dello studio: https://www.bain.com/our-team/gianluca-di-loreto/.
|