PALERMO
Continua lo sciopero della fame di fratel Biagio Conte
di Redazione
Quindicesimo giorno di sciopero
della fame del missionario laico Biagio Conte che protesta per l’espulsione dall’Italia
di Paul, ghanese di 51 anni, a Palermo dal 2010, che vive nella missione “Speranza
e carità”. Un caso preso ad esempio per accendere i riflettori sulle politiche
che riguardano i migranti. Conte, con le catene alle caviglie simbolo di una
umanità non libera, è sdraiato sul giaciglio di cartone sotto la statua del
beato Pino Puglisi dove venne ucciso il parroco di Brancaccio. Nel suo
giaciglio di cartone, dove dorme accanto a Paul e al comunicatore sociale della
missione, Riccardo Rossi, continua a fare appello contro “la politica disumana che impedisce l’accoglienza” e dice: “Le autorità, le istituzioni, sono esseri
umani. Anche loro hanno un cuore. Facciamolo battere”. Insegnanti e
studenti vanno a trovare fratel Biagio e i bambini si fermano a parlare con lui
e gli dedicano pensieri e disegni.
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