A.I.A.S. MILAZZO
Milazzo – La Polizia di Stato esegue sospensione dal pubblico servizio nei confronti di un logopedista. Gravi le condotte accertate ai danni dei piccoli pazienti
di Redazione
Nella mattinata di martedì 18 giugno,
personale del Commissariato di P.S. di Milazzo ha dato esecuzione all’ordinanza
applicativa della misura cautelare personale della sospensione dal pubblico
servizio, emessa dal Tribunale del Riesame di Messina nei confronti di un
51enne, logopedista presso l’A.I.A.S. di Milazzo. Il provvedimento è stato
eseguito da personale del citato Commissariato di P.S. appartenente a un nucleo
operativo dotato di specifica professionalità, nell’ambito della tutela delle
cosiddette fasce deboli, e ha operato sotto il coordinamento della Procura
della Repubblica di Barcellona P.G., diretta dal dott. Emanuele Crescenti. I
poliziotti di Milazzo, già nel mese di novembre dello scorso anno, avevano dato
il via a laboriose e accurate indagini, condotte su più fronti, su input dei
genitori di diversi piccoli pazienti del logopedista, i quali, avendo notato
alcune anomalie nei comportamenti dei bambini, in occasione dei momenti in cui
gli stessi si sarebbero dovuti recare presso la struttura per effettuare la
terapia, avevano deciso di rivolgersi alla Polizia di Stato per svolgere i
dovuti accertamenti, volti a stabilire se i minori affidati alle cure del
logopedista, affetti da gravi patologie, fossero oggetto di maltrattamenti.
Tale spaventoso dubbio traeva
fondamento anche dalla circostanza che, in taluni casi, i bambini avevano
manifestato un atteggiamento di assoluta ritrosia a effettuare le terapie con l’indagato,
chiudendosi in un mutismo anomalo, che aveva destato nei genitori una comprensibile
preoccupazione. L’attività info-investigativa condotta, anche con
intercettazioni ambientali, consentiva di appurare che i malesseri dei piccoli
pazienti e le preoccupazioni dei loro genitori non erano affatto privi di
fondamento, tant’è che l’indagato veniva ritenuto responsabile di condotte
particolarmente odiose e brutali nei confronti dei piccoli assistiti, affetti
da gravissime patologie cognitive (fra cui autismo e sindrome di down), e,
dunque, incapaci di reagire. Tali gravissimi comportamenti si manifestavano in
schiaffi, strattonamenti, abbandono a se stessi dei pazienti, disinteresse nei
loro confronti e assenza di terapia, e venivano posti in essere con regolarità,
evidenziando una totale assenza di professionalità e la esclusiva dedizione
alle proprie faccende personali, durante l’ora in cui avrebbe dovuto, invece,
praticare la necessaria terapia.
Basti considerare che l’indagato, nel
corso delle sedute, era solito guardare costantemente il proprio cellulare,
scattandosi anche delle foto, confezionarsi delle sigarette, guardare video su
siti e social network, disinteressandosi totalmente dei bimbi. In alcune
occasioni, addirittura, ha avviato a inizio seduta un filmato della fiction “Il
Commissario Montalbano” e una puntata del cartone animato per bambini “Masha e
Orso”, lasciando abbandonati a se stessi i piccoli, rimasti a guardare il
monitor. Proprio in ragione della sua totale indifferenza verso i pazienti
bisognosi di sostegno, e, quindi, della gravità dell’odioso comportamento
accertato, è stata data esecuzione alla misura disposta dall’A.G., che prevede
a carico dell’indagato la sospensione dal pubblico servizio e il divieto di
svolgere l’attività di logopedista, sia presso l’A.I.A.S di Milazzo, che in
qualsiasi altra struttura convenzionata, per la durata di 10 mesi.
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