mercoledì 5 settembre 2012
STADIO SANFILIPPO – MESSINA
CON UN SECCO 2-0 LIQUIDATI I CUGINI DELL’ACIREALE
di Domenico Interdonato
 Le sensazioni positive, avute la
scorsa domenica, sono state confermate e tutte le componenti, che ruotano
attorno all’Acr Messina, cominciano a girare per il verso giusto. Ancora, una
vittoria con un secco 2 a 0, che non lascia scampo ai cugini dell’Acireale; i
due colpi sono stati sparati dai soliti noti Cocuzza e Corona, che, dopo rapidi
scambi, hanno bucato la difesa granata acese, due fulmini che hanno acceso il
tifo peloritano, oltre tremila gli spettatori sugli spalti. Unica nota dolente
l’esiguo numero di paganti a dimostrazione, perché a Messina la ‘lingua portoghese’
non è stata dimenticata, neanche in serie “D”. La dirigenza deve stoppare sul
nascere questi comportamenti antisportivi, che tolgono ossigeno alla società,
per evitare, così, di trovarsi a fronteggiare ‘dopo’ le schiere dei non
paganti.
La formazione vista in campo era
l’espressione massima del momento. Senza Leon, il mister, Gaetano Catalano, ha
schierato un tris in attacco con il fattore “C” Corona, Cocuzza e Croce (bello
l’assist del secondo gol), certo un pochino azzardato, però, efficace e poi, a
centrocampo, si è notato l’inserimento dell’esordiente Maiorano e di Bucolo,
ottimi nel ricucire e nel rilancio. Nelle retrovie, i giovani terribili del
Messina non hanno fatto sentire la mancanza del titolare Ignoffo; buona la
prova al centro di Caiazzo, che ha dimostrato padronanza e una certa
disinvoltura nei movimenti. Il direttore di gara Salvatore Guarino di
Caltanissetta si è mosso bene ed è stato, sempre, presente nel vivo del giuoco;
da notare qualche incomprensione con l’assistente lato tribuna, ma, alla fine,
ha svolto, in maniera egregia, il proprio compito.
Adesso, la società deve
concentrarsi nel far serrare i ranghi a tutti, compreso il fuori categoria Leon,
in attesa del permesso di soggiorno, che si spera di avere disponibile, per la
prima trasferta stagionale di domenica prossima, a Noto.
Nel programma stilato dalla
società nulla deve essere lasciato al caso, come per esempio l’acquisto di
ulteriori pedine di qualità, che contribuiscano a far lievitare il (già buono)
tasso tecnico del team giallorosso, perché, negli ultimi anni, si è solo perso
tempo con le chiacchere.
Oggi, i tifosi riescono a
coniugare, soltanto, il verbo VINCERE e in tutti i modi. Il resto non conta.
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