I BENEFICI DEL LATTE MATERNO
Allattamento al seno: Non solo un alimento
di Lally Famà
È fatto assai
noto che l’allattamento al seno materno è un bene sia per le madri (fisicamente
ed emotivamente), che per il bambino. Eppure, molte madri decidono di non
seguire questo ‘momento’ naturale, perché lo vedono come un ‘sacrificio’ duro
da sopportare, quindi, gestire.Forse, se
sapessero che allattare al seno è anche un bene per la propria salute, alcune
madri potrebbero essere meno propense a smettere.Numerose
ricerche epidemiologiche, infatti, dimostrano quanto questo fattore sia di
notevole importanza e per la salute della mamma quanto per quella del bambino.Dal punto di vista
nutrizionale il latte materno è il migliore alimento per il neonato: nutre in
modo completo e protegge da molte malattie e infezioni.Sotto il profilo
relazionale, allattare al seno è un gesto naturale, che contribuisce a
mantenere il legame straordinario e strettissimo tra mamma e bambino stabilito
durante la gravidanza.Quindi tra i
due s’instaurerà qualcosa che andrà oltre il semplice allattamento, ma che darà
qualcosa di più ad entrambi. La vicinanza pelle a pelle creerà una particolare
interazione, unica e irripetibile nel corso della vita.
In Italia, l’allattamento
al seno non è diffuso e praticato in modo uniforme sul territorio. Ci sono aree
dove le percentuali delle donne che allattano sono basse rispetto ai valori
nazionali.Una serie di
studi hanno anche dimostrato vantaggi potenziali sotto il profilo metabolico
con riduzione del rischio di vari tumori, ma anche benefici psicologici.La produzione
di latte è un processo attivo del metabolismo e richiede un rifornimento di
calorie che va dalle 200 alle 500 al giorno, in media.Un elemento di
primaria importanza utilizzato per la produzione di latte è il calcio.Il bambino
succhierà al seno producendo uno speciale ambiente ormonale per la madre. La
prolattina, ormone del latte, sembra produrre una calma particolare nelle
madri. Infatti, le mamme che allattano hanno dimostrato di avere una risposta
meno intensa di adrenalina. L’Organizzazione Mondiale
della Sanità raccomanda l’allattamento materno esclusivo per almeno i primi sei
mesi di vita del bambino, mantenendo il latte materno come alimento principale
fino al primo anno di vita, pur introducendo, gradualmente, cibi complementari.
Suggerisce, inoltre, di proseguire l’allattamento fino ai due anni e oltre, se
il bambino si dimostra interessato e la mamma lo desidera.
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