In
un mondo globalizzato e virtuale che ha smarrito il contatto con le sue radici
e, quindi, perso identità e valori può l’arte equestre ed il giusto
rapporto con l’animale contribuire a ristabilire sul piano esperienziale e
simbolico un equilibrato legame con la psiche, la natura, la cultura?
Per rispondere a questa e ad altre domande, si è svolto al PalaCultura, il
convegno L’Arte equestre
tra psiche, natura, cultura
che ha accolto, tra i numerosi partecipanti, due splendidi cavalli Frisoni montati da due cavalieri in costume.
Organizzato dall’Associazione Il Centauro onlus, in sinergia con il Centro Diurno “Camelot”, i Gattopardi Sicilia e l’Associazione Alta Escuela Espanola Italia, l’evento ha
voluto mettere in rilievo la dimensione etica ed estetica dell’andare a cavallo
e dell’esser cavalieri.
Il dott. Matteo Allone, organizzatore del convegno ha, nella
sua introduzione, ripercorrendo la propria esperienza sul campo, sottolineato l’ormai
evidenza scientifica dell’efficacia dell’ippoterapia nell’ottica della dimensione
neuropsicoriabilitativa e sociale e come il dott. Franz Riccobono, storico del
territorio, e l’avv. Giacomo Orlando hanno ricordato ai tanti giovani liceali
presenti le radici storiche della presenza a Messina dell’importante accademia
di equitazione dei Cavalieri della Stella
che è stata fondata nel 1595, che rappresentava un baluardo di difesa della
città e che ne custodiva le tradizioni tenendo in gran considerazione gli
ideali di nobiltà, responsabilità e coraggio.
Il dott. Giuseppe Aveni, dirigente del dipartimento regionale
Azienda Foreste Demaniali UPA Messina,
ha manifestato il forte impegno ad inserire, in collaborazione con il Centauro onlus, che ha organizzato ben 5
trekking regionali, le ippovie dei peloritani, che collegano i forti umbertini,
nel progetto regionale delle ippovie certificate, al fine della valorizzazione
turistico-ambientale ed agroalimentare dei Peloritani.
Il dott. Vincenzo Allegra, presidente de I Gattopardi Sicilia, che ha moderato il
convegno, ha ripercorso il duro impegno teso a valorizzare la cultura e le
tradizioni siciliane e ha presentato le relazioni e le belle immagini dell’Alta Scuola Spagnola offerte dal maestro
Roberto Bruno, presidente della
Asociacion de Alta Escuela Espanola in Italia e da Massimo Parodi,
referente
in Italia di dressage, giornalista della rivista di settore Cavallo Magazine, che hanno evidenziato
l’importanza della comunicazione uomo/cavallo, che quando la medesima è
improntata al rispetto ed alla libertà, rende le azioni del cavaliere invisibili..
La prof. Adriana Ferlazzo, ha ribadito l’importanza del
lavoro sin qui svolto dal dipartimento di fisiologia veterinaria della facoltà,
in sinergia con il Centauro ed il Centro Camelot, in riferimento all’attività
riabilitativa con l’utilizzo del cavallo.
Giuseppe Madia Prior of O.S.J.
Knight of Malta, ha illustrato, con belle immagini, la storia dei cavalieri
di Malta.
Il convegno è stato patrocinato dall’ARS, dal comune di Messina,
dalla provincia di Messina, dall’Università degli Studi di Messina, dalla Fondazione
Bonino Pulejo, dal C.E.S.V., dall’Ordine dei Medici di Messina, dell’assessorato regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari, dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali ed
Ambientali di Messina, dal Coordinamento
Forti dello Stretto, dalla UISP
Sicilia, dall’O.S.J. Knight of Malta.
Al
convegno hanno partecipato centri ed associazioni equestri, in particolare il centro ippico La Palma di Bruno Nasisi,
che ha messo a disposizione i cavalli Frisoni, che hanno dato un tocco di magia
e di storia alla manifestazione. Ed è stato presentato il V trekking regionale
“La via dei Forti” della città dello Stretto, al quale hanno aderito 50
cavalieri.
Sabato 28 maggio..
I cavalieri partiti dal club ippico Indira attraversando
Portella Castanea, Candelara, hanno raggiunto nella tarda mattinata il monastero
di Santa Maria della Valle, quindi, la splendida area attrezzata del centro polifunzionale,
in località Foresta di Camaro ed Antichi Mulini, dove i cavalieri hanno
pranzato con carne alla brace e degustato vino alla botte insieme agli utenti
del centro “Camelot”, in un clima di
profonda condivisione.
Il percorso è ripreso dopo pranzo
raggiungendo, nel tardo pomeriggio, l’antica Polveriera, Forte Masotto ed,
infine, in località Curcuraci, Forte Serra La Croce: dal quale i cavalieri
hanno potuto ammirare, come da una terrazza, lo splendido panorama dei Laghi di
Ganzirri, Punta Faro, Scilla.
Si è cenato e pernottato a Forte Serra La
Croce.
Domenica 29 maggio..
I cavalieri, attraversando Faro Superiore ed il Torrente Tono, hanno
raggiunto la spiaggia in località Mezzana con all’orizzonte le Isole Eolie, in
particolare, Stromboli. Risalendo dal Torrente Corsari, tra ruscelli e canneti i
cavalieri hanno raggiunto Massa San Giorgio e, quindi, sono rientrati al Club Indirà per il pranzo ed il
bicchiere della staffa.