CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Diritto di recesso e restituzione degli oggetti non funzionanti
di Olga Cancellieri
Il diritto di recesso è un
ripensamento che viene concesso al consumatore, il quale può, unilateralmente,
decidere di sciogliere il vincolo contrattuale con il venditore, restituendo il
bene acquistato (o revocando l’ordine effettuato) ed ottenendo di conseguenza
la restituzione di quanto, eventualmente, pagato. Il diritto di recesso, però, può
essere esercitato solo nei contratti di compravendita conclusi a distanza, cioè
fuori dai locali commerciali, tra consumatori e professionisti.
La ragione di
ciò è dovuta al fatto che per questo tipo di vendita, proprio perché si svolge
al di fuori dei luoghi in cui essa avviene, comunemente, l’acquirente sia più
disattento e meno prudente, quindi potrebbe comprare qualcosa che in realtà non
vuole, oppure, cosa ancora più frequente, può accadere che si acquisti un bene
o un servizio diverso da quello mostrato o che appariva, per esempio, in una
televendita o su un sito internet, per questo il consumatore ha diritto a
revocare l’acquisto entro 10 giorni da quando lo ha effettuato, senza dover
dare alcun valido motivo o alcuna spiegazione al venditore.
Attenzione però, tale diritto è
escluso per i casi di vendita nei locali commerciali (a meno che il venditore
non disponga, diversamente), per le vendite a domicilio, strada, posta che
riguardino immobili, assicurazioni e strumenti finanziari, somministrazione di
prodotti alimentari o di uso domestico forniti con regolarità. Sono anche
esclusi dal recesso, in riferimento alle vendite per telefono o via internet, i
beni e servizi relativi all’alloggio, ai trasporti, alla ristorazione, al tempo
libero, in generale, quando è prevista una data o un periodo determinato per la
fornitura.
Un’altra ipotesi particolare di
recesso è contemplata, inoltre, dal Codice del Consumo, il quale prevede: “La
restituzione o la sostituzione del prodotto entro 8 giorni dall’acquisto con
scontrino fiscale e imballo integro”. Naturalmente, non si tratta di una deroga
alla garanzia legale del venditore, che dura due anni ed è inderogabile, ma di
un’ulteriore possibilità concessa dal venditore al cliente per restituire o
cambiare un prodotto che non soddisfa, anche in assenza di difetti. Una specie
di recesso, insomma, anche se applicato ad un acquisto non a distanza.
Attenzione, però, perché la
garanzia di due anni è appunto inderogabile, pertanto, qualunque altro avviso
che troviate, ad esempio, nei negozi di elettrodomestici: “I prodotti difettosi
saranno sostituiti entro 7 giorni dalla data d’acquisto con imballi originali”,
oppure: “I prodotti difettosi saranno sostituiti solo se consegnati
nell’imballo originale integro”, possono essere, tranquillamente, ignorati,
poiché da considerarsi NULLI, sulla base di quanto sancito dal Codice del
Consumo, per il quale i prodotti difettosi possono essere restituiti, comunque,
entro i due anni dall’acquisto (compresi quelli della Apple).
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