Qualche giorno fa si è
svolto nel salone dei cavalieri del centro diurno “CAMELOT” un concerto rock.
Il complesso Zoas ha intrattenuto e coinvolto tutti
gli utenti composti da circa 80 persone, di cui 42 uomini e 38 donne, più il
personale medico e paramedico.
Il gruppo Zoas è composto da 4 componenti: Fausto
Ruggeri alla chitarra, Tommaso Trio al basso, Giuseppe Lizio alla voce e
Saverio Guccio alla batteria. Il gruppo si è costituito nel 2008 e il pubblico,
al quale si rivolge, è, soprattutto, quello giovanile.
Dall’intervista fattagli è
emerso che il loro amore per la musica nasce dalle origini, dall’ascolto del
blues dei Led Zeppelin, loro padri ispiratori.
La scelta del rock, nei loro
brani, è utilizzata per arrivare in maniera più diretta e più incisiva al
pubblico di chi li ascolta.
I testi trattano della
marginalità giovanile: la droga, l’alcol e la devianza, in genere, con tutto
ciò che da questo ne consegue.
La stesura dei loro testi
non avviene in maniera automatica o repentina, ma nasce da una lunga ‘gestazione’.
Alla fine della loro esibizione
così hanno commentato: “Inizialmente eravamo
un po’ tesi, emozionati, ma dopo che il clima si è scaldato, anche grazie al
coinvolgimento del pubblico, l’emozione è andata scemando fino a scomparire e
siamo diventati un tutt’uno con il pubblico che, con le loro danze, ha animato
in maniera armonica l’atmosfera”.