Dopo
10 anni, la strage del Rifugio del Falco del 22 agosto 2007 non ha colpevoli.
Nessuna responsabilità nessun reato scontato. È questa la triste considerazione
dei familiari delle 6 vittime nei confronti del sistema giudiziario. L’Osservatorio
“Lucia Natoli” (che ha preso il nome di una delle vittime) da dieci anni
celebra questa giornata con l’obiettivo di rinnovare la memoria e di sollecitare
le pubbliche amministrazione a intervenire per quanto riguarda prevenzione e
salvaguardia del territorio. La #campagnacontroiroghi ha ragione d’essere alla
luce dei disastri ambientali ai quali assistiamo impotenti.
Quest’anno,
l’evento è ospitato nel Centro “Camelot”, diretto dal dott. Matteo Allone, e
non è un caso. Il gruppo “Le sentinelle dei Peloritani” è nato sotto la sua
spinta e, immediatamente, è nata una convergente unità di intenti con l’Osservatorio
per i diritti dei Giovani. Nella prima mattinata di martedì 22 agosto, alle ore 10.00, è prevista la partecipazione dei familiari di Lucia Natoli con gli interventi
di tutti i coorganizzatori dell’evento.
Alle
ore 12.30, tutto si trasferirà presso l’area attrezzata di Ziriò sui Colli San
Rizzo, concessa dal dott. Giovanni Cavallaro, dirigente dell’ufficio del
Territorio Regione Siciliana. Un momento di riflessione presso il Giardino
della memoria dove cresce l’albero della speranza dedicato a Lucia Natoli. L’evento
vuole essere anche uno stimolo al cambiamento e a essere migliori. Il progetto “Coloriamo
i Peloritani” che si concluderà il 28 agosto, impegnerà gli utenti di “Camelot”
in una rappresentazione artistica e simbolica dei Peloritani che vanno amati,
rispettati, colorati di emozioni e difesi.