UNIVERSITÀ DI MESSINA
Messina – Conclusa l’esperienza degli studenti UniMe al FRU 2018
di Redazione
 Si
è conclusa l’esperienza di quattro studenti di RadioUniVersoMe, la web-radio
dell’Università di Messina che nei giorni scorsi, insieme ad altre trentadue
radio, ha preso parte a Cagliari al FRU 2018, il Festival delle Radio
universitarie italiane, organizzato da RadUni.org, con l’obiettivo di favorire
l’aggregazione di quanti operano nell’ambito dei media universitari. Nel corso
dell’evento, Alessio Gugliotta, Vincenzo Romeo, Giorgio Muzzuppappa e Ivan
Brancati hanno avuto modo di mettersi in gioco con coetanei che condividono la
stessa passione e, soprattutto, la possibilità di comprendere, attraverso il
confronto con chi lavora in radio da tanti anni, quali sono i sacrifici e gli
step da percorrere prima di raggiungere una professionalità completa in questo
settore.
Nel
corso del Festival, inaugurato dal pionieristico rapper Salmo tra i più
influenti nella scena musicale italiana, si sono susseguiti incontri, workshop
e tavole di discussione tematiche che hanno permesso ai partecipanti di avere
un contatto diretto con professionisti del mestiere come i Vitiello, Michele
Wad Caporosso, Luca Viscardi e Anna Piras, speaker e giornalisti di rinomate
radio e testate giornalistiche nazionali. Tante le novità e i progetti lanciati
durante l’edizione 2018 del FRU, come CineUni la prima redazione cinema Raduni
proclamata punto di incontro per le redazioni e le rubriche che si occupano
specificatamente della settima arte.
All’interno
del FRU18, sono stati premiati il miglior programma radiofonico prodotto nel
circuito delle radio universitarie e la migliore tesi di laurea dedicata al
mondo della radiofonia. #SpeakerChallenge, invece, ha visto impegnati 20
aspiranti speaker di ogni età che si sono sfidati a suon di On Air per conquistare
il “trono” firmato FRU18. “Il ruolo delle
radio universitarie è fondamentale
per la crescita dei vari atenei e degli stessi studenti – ha detto Vincenzo
Romeo, direttore della Unit Radio di UniVersoMe – e costituisce un luogo di inclusione sociale per i giovani e non solo.
È stata un’emozione bellissima essere stati invitati e accolti in questa grande
famiglia, integrati in questo mondo
ideale, quasi utopico in cui si parla una lingua comune e si venera una stessa divinità, la musica”, ha concluso
Vincenzo.
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