martedì 18 settembre 2018
MESSINA
Messina – Il premio Nobel per la Fisica, Albert Fert, ospite dell’Ateneo
di Redazione
 L’Aula
Magna del Rettorato ha ospitato il Premio Nobel per la Fisica, prof. Albert
Fert, che ha tenuto una Lectio
magistralis, intitolata “The route from fundamental science to innovation”,
nell’ambito del convegno “Spintronics and Robotic at Unime”. “Un convegno importantissimo, organizzato dal
Dipartimento MIFT, su iniziativa del prof. Giovanni Finocchio – ha
commentato il prof. Giovanni Moschella, prorettore vicario, in rappresentanza
del rettore – che dimostra l’impegno dell’Università
di Messina nell’ambito della ricerca di base e in quello delle innovazioni
tecnico-scientifiche”. “La gratificazione per un ricercatore – ha
detto il prof. Fert – è il piacere di
scoprire nuove cose e il premio Nobel è stata la ciliegina sulla torta.
Ovviamente, anche dopo averlo ottenuto, ho continuato a fare ricerca in diverse
direzioni”.
Il
prof. Fert si aggiudicò il premio Nobel per la Fisica nel 2007, in seguito alle
ricerche conseguite nel rapporto tra campi elettromagnetici e resistenze elettriche,
con la scoperta di uno dei principi che è alla base del funzionamento degli
attuali hard disk. Questa scoperta ha concretamente permesso al mondo dell’informatica
di compiere passi da gigante, passando dai mastodontici calcolatori agli
attuali dispositivi che assurgono alla dimensione tascabile. Nel corso della
giornata di studi, è stata anche siglata una convenzione di cooperazione tra
Unime e Sinano (Istituto tecnico-scientifico cinese di nanoelettronica), alla
presenza, tra gli altri, dei professori Zhongming Zeng e Baoshun Zang. Un
accordo di collaborazione scientifica, finanziato nell’ambito del programma di
cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Cina (per gli anni
2016-2018), che vedrà ulteriormente potenziato il ruolo di Unime all’interno di
un network all’avanguardia nello studio della micro e nanoelettronica, che
riunisce attualmente 23 rinomate organizzazioni di ricerca e università
europee.
Subito
dopo, sono stati illustrati altri progetti che vedono impegnata l’Università di
Messina: il progetto “Antonomous Underwater Vehicle S3MAG”, finanziato nell’ambito
del Piano Nazionale Ricerca Militare (PNRM), relativo a ricerche compiute per i
sistemi di sviluppo robotico e anche subacqueo, nello specifico per la segnatura
delle navi nell’ambito di un programma del Ministero della Difesa; e il braccio
robotico “Academic Package 4”, per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche nell’ambito
del piano strategico nazionale “Industria 4.0”, in relazione all’accordo quadro
siglato fra Unime e FANUC/DEMUR . Il prof. Fert al termine della mattinata è
stato insignito del titolo di socio onorario dell’Accademia Peloritana dei
Pericolanti.
|